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Silvio Aimetti: "Lavoro, passione e servizio per il bene di Comerio"

Dopo cinque anni Silvio Aimetti ci riprova. “Il gelso – Vivere Comerio” ripropone infatti il primo cittadino uscente nella corsa…

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Aimetti è affiancato da un nucleo storico che ha subito alcune modifiche in questa tornata elettorale: «Il mio vice sindaco Guariento ha deciso di fare il nonno e di lasciare: lo ringrazio infinitamente per il percorso fatto insieme. Anche Bellorini ha deciso di non ripresentarsi, ma il nucleo del Gelso c’è, e si è arricchito di giovani validi e appassionati alla cosa pubblica, che sanno cosa serve al loro paese e vogliono concludere un percorso cominciato cinque anni fa: il nostro lavoro continua, impegnati con passione al servizio di Comerio».

Inevitabile un passaggio sul futuro dell’area Whirlpool: «Con l’azienda abbiamo fatto i primi incontri che reputo positivi. Noi non abbiamo bisogno di scelte speculative, serve che lì si crei qualcosa di bello e utile, che crei lavoro e spazi per lo sport. Abbiamo un’idea precisa di quello che dovrà essere e crediamo che Whirlpool se ne debba andare in bellezza, con un’operazione che dia spinta al territorio. Certo che è una situazione delicata che va gestita con capacità imprenditoriale, visione del futuro ed esperienza».

Infine, un altro degli aspetti che ha fatto parlare di Comerio, l’accoglienza dei richiedenti asilo: «Sono a casa mia e con i soldi del progetto di accoglienza, di cui io non prendo una lira, si aiutano due persone di Comerio nel reinserimento lavorativo che altrimenti non avrebbero potuto essere aiutate. Sono convinto che la strada dei piccoli gruppi, gestiti con intelligenza, sia quella giusta: bisogna pretendere che imparino l’italiano per integrarsi con le comunità che li ospitano e serve coinvolgerli in progetti di vario tipo. Parlare a slogan non ha senso: dire “prima gli italiani” a Comerio è scorretto, perchè qui gli italiani sono aiutati e stanno bene.  Anche se io sono molto più varesotto di molti che si riempiono la bocca di varesinità supposte, sono orgoglioso di vivere in un paese accogliente, dove convivono persone di 41 nazionalità diverse».

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