Tiziana Petoletti: "Sinergia, spazio ai giovani e turismo"

Tiziana Petoletti torna a candidarsi. Dopo le elezioni del 2011 e cinque anni in minoranza ripropone la sua candidatura con la lista “La Leggiuno che vorrei”. Quarantasette anni, separata con due figlie, è sostenuta dalla lista “La leggiuno che vorrei” composta da volti giovani del paese. Il suo programma tocca diversi temi, dall’infrastrutture alla sicurezza e le proposte sono diverse. Abbiamo incontrato il candidato sindaco, ecco l’intervista. 
Il suo programma elettore lo trovate sul sito “La leggiuno che vorrei” o sulla pagina facebook.

Qual è il primo intervento che farà nel caso venga eletta come sindaco?
«Quello di una riorganizzazione le risorse umane del comune. Penso sia importante impostare un nuovo modo di lavorare per una Leggiuno 2.0. Inoltre, vorrei creare sinergia con il personale e confrontarmi con loro e con i cittadini per migliorare comunicazione e servizi. In secondo luogo, vorrei rendermi conto di alcune situazioni per poi procedere con interventi programmati. Penso poi all’acquedotto, vorrei interfacciarmi con l’Ufficio di Varese dell’A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale) deputato all’organizzazione del servizio idrico integrato, e con il nuovo gestore ALFA S.r.l. per migliorare il servizio»

Quali sono i tre settori più importanti su cui agire?
«Il primo passo da fare è sicuramente quello di dimezzare il compenso degli amministratori. Questo ci permette di creare una cassa con dei fondi da investire nel paese. In secondo luogo penso alla trasparenza amministrativa e a risolvere i problemi di infrastrutture come l’acquedotto ma anche viabilità, gestione del territorio e parcheggi. Un altro problema da affrontare è sicuramente quello di rivedere l’accordo con la Polizia Locale che oggi non soddisfa le richieste dei cittadini».

Tra innovazione e tradizione a cosa darebbe più spazio?
«All’innovazione con un occhio alla tradizione che è una base importante che abbiamo nel nostro DNA. Oggi non possiamo fare a meno dell’innovazione, penso al miglioramento della comunicazione con i cittadini o allo snellimento di molte operazioni burocratiche»

Cosa farebbe per rilanciare il paese dal punto di vista turistico?
«Sicuramente un tavolo tecnico con i comuni vicini per creare sinergia. Credo inoltre che vadano fatte attività per trasformare il turismo “mordi e fuggi” in un turismo che resti sul territorio. Santa Caterina del Sasso è un luogo importante ma sarebbe bello riuscire a portare turismo in tutto il paese. Ci vuole più informazione e promozione delle strutture ricettive del territorio, la creazione di sentieri, la valorizzazione di tutto il comune, dare più servizi a chi viene a trovarci. Bisogna cambiare il nostro modo di pensare, chiedendosi come si aspetta di trovare un turista quando arriva nel nostro paese»

Su Facebook chiedono una Leggiuno “più rock”, cosa proponete per i giovani?
«Ho voluto diverse persone giovani in lista proprio perchè siano loro ad avere idee da proporre, creino eventi e abbiamo spazi dedicati. Credo sia importante che possano vivere il paese. Abbiamo tanti luoghi da far vivere, penso alle spiagge per esempio».

Cosa non vorrebbe più vedere nel suo paese?
«Non vorrei vedere la chiusura della gente, vorrei un paese più aperto. In un comune di circa 3000 abitanti sarebbe bello vedere più aggregazione, anche tra le associazioni. Mi piacerebbe si lavorasse di più in sinergia».

Qual è il luogo a cui è più affezionata di Leggiuno?
«La scalinata di Arolo, dove c’era la casa dei miei nonni perchè sono cresciuta lì».

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