Malerba: “Parlo alle persone, non ai partiti”

Una città che abbia attenzione alla persona, una campagna elettorale consumando le suole delle scarpe, decisioni prese tutti insieme per voto, nessuna ingerenza dei partiti. La descrive così, Stefano Malerba, la sua discesa in campo per diventare sindaco di Varese. “Non mi interessa la politica dei partiti e delle poltrone. E’ un mondo che ho visto da vicino in questi mesi e non mi piace. Vogliamo cambiare – osserva – ridare dignità alle persone, fare qualcosa di utile per la città”.

Toni misurati, un tavolo di legno attorno a cui si raccolgono il candidato e alcuni sostenitori come l’assessore alla famiglia Enrico Angelini, il consigliere comunale Ennio Imperatore, l’ex consigliere di circoscrizione Stefania Cipolat. Malerba risponde alle domande dei giornalisti. “Questa giunta ha fatto anche cose buone , ma io mi sento in discontinuità con un certo modo di fare politica, mentre sono in continuità con alcune delle cose buone fatte, come ad esempio Piazza Repubblica: un progetto che dopo tanti anni andava fatto”.

La lista a sostegno di Malerba si chiamerà alla fine “Lega Civica”. Le personalità saranno votate da un sistema di club cittadini, divisi nei quartieri, gruppi anche di 5 persone. Si spera di costituirne almeno 100.

“Vogliamo una città onestà, trasparente, pulita – sottolinea Malerba – una città da costruire insieme alla gente, che non è una massa informe di esigenze e bisogni, ma una grande comunità di persone, di individui, ai quali sogno di dare del tu, chiedendo loro di raccontarmi di sé, e di percorrere un pezzo di cammino insieme, nell’auspicio che ciascuno di loro possa contribuire alla Varese che vogliamo”.

“Essere civici – spiega Malerba – significa restituire la città ai cittadini, ricostruendo un tessuto di idee e di valori, di talenti e di progetti, che per troppo tempo sono stati sacrificati sull’altare pagano dell’interesse particolare“.

Malerba pensa a un progetto a lungo termine, anche 15 anni. Cominciando dal PGT (piano di governo del territorio), che secondo il candidato civico andrà rielaborato ripartendo dal basso, dalla condivisione e da una visione urbanistica della città che non faccia riferimento agli appetiti del singolo, ma al benessere collettivo”.

A Varese, ad oggi, sono già 52 club che aderiscono ufficialmente alla Lega Civica.

“Per questo – conclude Malerba – lancio un appello a tutti coloro che oggi vivono con disagio la propria appartenenza al partito: iscritti, simpatizzanti, militanti, che hanno deciso di mettersi in gioco e di lavorare per la propria comunità,  ma che non riescono a trovare spazio, perché prigionieri di partiti sclerotizzati o dominati a bacchetta dal capetto di turno. A tutti loro dico: venite con noi, entrate nella Lega Civica. La porta è aperta. Ora un’alternativa è davvero possibile”.

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