Mazzucchelli: "Fondamentale creare nuove opportunità per il lavoro"
Paolo Mazzucchelli ha 45 anni, lavora come consulente aziendale, è sposato con Eleana ed ha 2 figli, Edoardo e Filippo. Ed è il sindaco uscente e candidato sindaco per la lista Lega Nord e Cristiani Popolari per Cairate. «Il mio hobby è la corsa a piedi, sport che amo e al quale non rinuncio neanche con la pioggia perchè mi aiuta a rilassarmi e a schiarirmi le idee – racconta di sé -. Sono iscritto alla Lega Nord perchè Federalista convinto. Sono dell’idea che occorra cambiare il sistema perchè troppe persone si sono succedute al Governo con scarsi risultati».
Come è cambiato il paese negli ultimi anni?
«Sono stati anni difficili, che hanno segnato il Comune e molte famiglie. Nonostante le difficoltà siamo riusciti, grazie al nuovo PGT, a realizzare la pista ciclopedonale, la nuova sede del Municipio e la nuova Biblioteca, l’apertura del Monastero, la palestra di Peveranza, l’installazione delle casette dell’acqua, il Car Sharing, il WI-FI gratuito e molte altre cose. In particolare la spesa di 400.000 Euro sulla sicurezza idrogeologica. Una scelta che a differenza delle amministrazioni che mi hanno preceduto non è mai stata compiuta avendo privilegiato opere più visibili per ragioni di consenso. Il nostro impegno invece ha riguardato interventi più concreti e urgenti come la sistemazione delle dighe nei reticoli minori e la sistemazione della frana che minacciava la Via del Barlam: così abbiamo scongiurato frane ed allagamenti».
L’ex Cartiera è un punto su cui l’amministrazione ha molto insistito negli ultimi anni. A che punto è il progetto di riqualificazione e quanto durerà?
«Il progetto di riqualificazione dell’area Vita-Mayer è a buon punto perchè dopo 40 anni abbiamo dato inizio alla bonifica con il contributo della proprietà, Prealpi Servizi, ed è pronto lo Studio di Fattibilità per la messa in sicurezza idrogeologico dell’intera area. E’ in stato avanzato l’iter per la firma del Protocollo di Intesa con Regione Lombardia, Provincia di Varese e i comuni limitrofi di Fagnano Olona e Lonate Ceppino al quale seguirà l’Accordo di Programma. Ciò costituirà la Governance pubblica dello sviluppo dell’area. In parallelo si è approfondito lo strumento del partenariato pubblico-privato per indirizzare sull’area industriale dismessa i finanziamenti necessari per la sua trasformazione. Si prevede così di arrivare molto presto alla costituzione di un Fondo immobiliare ad apporto pubblico che avrà durata pluriennale e che vedrà coinvolti investitori istituzionali e privati».
Quale vocazione ha oggi Cairate e su cosa deve puntare?
«La vocazione di Cairate è artigianale e industriale. L’imprenditore che qui opera sa già cosa fare della sua azienda e le norme comunali a supporto degli stessi sono già tutte in atto. Compito dell’amministrazione oggi è individuare nuove vocazioni a Cairate e alle sue frazioni. In questo senso intendiamo dotare il centro urbano di servizi efficienti e qualificati nel settore turistico e culturale avvalendoci della sua collocazione geografica quale ingresso ai siti UNESCO di Castelseprio, Torba e Castiglione Olona.
Il completamento delle opere al Monastero rappresenteranno il fulcro, insieme al recupero della ex-cartiera Vita-Mayer, di un polo attrattivo che si inserirà nei circuiti culturali esistenti non solo della Provincia ma sovraregionali, con proposte in grado di competere per qualità e originalità. Il nostro obiettivo è creare occupazione e lavoro soprattutto per i giovani attraverso nuove opportunità che saranno la conseguenza della rigenerazione urbana che stiamo promuovendo con impegno e massima dedizione».
Qual è il pilastro su cui si basa il programma?
«Il Lavoro. Il tema del lavoro, con il 38% di disoccupazione giovanile e molti over 50 senza occupazione, significa creare nuove opportunità di sviluppo per il territorio. Questo è il principio cardine di tutta la nostra azione amministrativa. E’ indubbio che l’attenzione alla migliore qualità della vita dei cittadini è l’elemento forte della nostra proposta che si sviluppa attraverso diversi modi: l’ambiente con la riduzione di fattori inquinanti, la cura degli anziani con l’implementazione di più servizi dedicati alle loro esigenze, la formazione, con l’offerta di spazi più adeguati per la scuola, il tempo libero e lo sport, com’è di esempio la riqualificazione del centro sportivo e il programma per l’edilizia scolastica. Senza il lavoro tutto rischia di fermarsi».
Cairate si estende su un territorio molto vasto con tre frazioni che sono di fatto tre piccoli paesi. Come migliorare l’unità tra queste realtà?
«Siamo convinti che le frazioni devono mantenere la loro identità recuperando parte del tessuto storico esistente come stiamo attuando dopo anni di stasi nella frazione di Peveranza con il recupero di un lotto centrale destinandolo a spazio pubblico (Via Bertani). La realizzazione della pista ciclabile è stato un primo passo importante perchè aiuta la mobilità interna e sicuramente estenderemo il suo tracciato. Bisogna però continuare nel cercare momenti d’incontro comuni per sconfiggere l’atavica resistenza alla condivisione. In questo sono determinanti le associazioni e la parrocchia ed è per questo che continueremo, e di certo aumenteremo, a loro il nostro sostegno».
Un appello ai cittadini?
«Un passo alla volta e tutti insieme raggiungeremo i nostri obiettivi. L’abbiamo scritto nel nostro manifesto: “Realizziamo le buone idee” con la fiducia, la passione, la volontà e la grande forza di tutti i cairatesi».