Busto al Centro critica fortemente la proposta della Lega Nord di rendere gratuite le mense per tutti gli studenti di Busto Arsizio. Secondo la lista che sostiene Castiglioni questa proposta è semplicemente inattuabile.

Rendere gratuite le mense scolastiche è una proposta bellissima. Peccato però che non si possa fare. La possiamo quindi catalogare come una “bufala elettorale” al pari della famosa promessa del “milione di posti di lavoro”, passata alla storia per non essere mai stata realizzata.

La refezione scolastica rientra tra i servizi a domanda individuale, ovvero quelle attività gestite dall’Ente che non sono intraprese per obbligo istituzionale, ma vengono erogate a richiesta dell’utente e, infine, non sono per legge a titolo gratuito. Ad ogni servizio a domanda individuale, infatti, corrisponde un costo, per il quale il Comune deve prevedere – così come impone la legge – una copertura minima del 36%, attraverso il contributo degli utenti che usufruiscono del servizio stesso. Ciò significa che questo centrodestra non perde il vizio di fare promesse sapendo (o ignorando, fatto ancor più grave) di non poterle mantenere.

Oltre alla legge, ci sarebbe poi il buonsenso a consigliare cautela. Da un lato, infatti, la totale gratuità del servizio mensa andrebbe a incidere pesantemente sulla spesa dell’Ente. Dall’altro creerebbe più di un’ingiustizia sociale: i costi ricadrebbero totalmente sull’intera comunità, cioè anche sui cittadini che non usufruiscono del servizio e non si capisce bene perché dovrebbero pagare, oltre al fatto che viene svilito il principio di sussidiarietà che vuole che si sostenga chi davvero ne ha bisogno.
Insomma chi sostiene “mensa gratis per tutti” sa di “vendere fumo”. Del resto come altro si può definire la finta inaugurazione della caserma, che in realtà spetterebbe farla agli utilizzatori, strombazzata da Paola Reguzzoni? Insomma mentono su tutto. E la cosa ancor più grave è che pure Antonelli avrebbe imparato ad arte il mestiere, visto che, qualche giorno fa, pare abbia snobbato l’incontro con la gente a Sacconago mandando avanti un sostituto con tanto di giustificazione, secondo alcuni falsa, poiché gli stessi sostengono di averlo visto presenziare al campo sportivo dell’Antoniana per farsi un po’ di pubblicità elettorale, proprio mentre era in corso il dibattito a Villa Calcaterra con i cittadini.