La Castellanza del futuro per i 4 candidati sindaco
La sfida tra i quattro candidati sindaco di Castellanza, organizzata dall’associazione Il Prisma al teatro di via Dante domenica sera, è filata via senza grandi colpi di teatro davanti ad una sala piena in ogni ordine di posto. Moderato dal giornalista de La Provincia di Varese Francesco Caielli, il confronto tra Marinella Colombo, Mirella Cerini, Michele Palazzo e Paolo Colombo si è sviluppato su cinque grandi macrotemi quali l’urbanistica, il sociale, la sicurezza, lo sport e la cultura, l’ecologia.
Sull’urbanistica la candidata di Partecipiamo è quella che si è trovata più a suo agio in quanto architetto. La Cerini ha proposto un ampio progetto di rivalorizzazione degli immobili industriali e residenziali in stato di abbandono sul territorio: «Serve una forte partnership tra l’interesse pubblico e quello privato per ridare dignità ad ampie zone della città» Per Paolo Colombo, invece, «serve essere visionari e competenti non dimenticando la partecipazione dei cittadini alla scelta di come si vuole ricucire il tessuto urbano partendo dal fondovalle». Marinella Colombo ha confermato il lavoro fatto dall’amministrazione uscente sul Pgt: «Questo piano non punta a cementificare ulteriormente ma dobbiamo trovare strumenti per aiutare i privati a risolvere alcune situazioni urbanistiche partendo dalle demolizioni per diminuire il rischio di occupazioni». Michele Palazzo di Sognare insieme Castellanza, ha sottolineato soprattutto la necessità di cambiare la destinazione d’uso nel Pgt per quanto riguarda il polo chimico «perchè non ci sia un’altra Elcon da mandare via come abbiamo fatto».
Sul sociale le differenze maggiori sono emerse tra la proposta di Marinella Colombo, che ha sottolineato come il Comune di Castellanza spenda molto per i servizi sociali, e Paolo Colombo che ha invece ribattuto sottolineando come la spesa vada resa più efficiente ed efficace. Per tutti e quattro i candidati una risposta importante deve essere data al disagio abitativo attraverso l’housing sociale. Particolare la posizione di Palazzo che ha insistito molto sull’ascolto delle problematiche dei cittadini sottolineando che lo farà ogni giorno per due ore e la necessità di mettere in contatto persone che hanno problemi con quelle che hanno le soluzioni.
Il tema della sicurezza, paradossalmente, ha messo d’accordo un po’ tutti i candidati. Tutti hanno parlato, anche se con sfumature diverse, di aumento del numero di Vigili urbani sulle strade, di videosorveglianza, di controllo di vicinato e di maggior coordinamento tra le varie forze dell’ordine sul territorio.
Sul tema sport e cultura Michele Palazzo ha messo al centro del suo intervento l’Ecomuseo della Valle Olona, una sua creatura a cui tiene molto, sottolineando l’importanza di preservare gli aspetti culturali caratteristici dell’area che si sviluppa lungo l’asta dell’Olona e coinvolgendo gli altri comuni. Paolo Colombo ha sottolineato l’esigenza sentita dalle associazioni del territorio di mettersi in rete e di avere nel Comune un ruolo di coordinamento e ha annunciato investimenti per il museo Pagani. Mirella Cerini ha sottolineato la necessità di sfruttare meglio le strutture sportive presenti a favore delle società cittadine e l’importanza di mettere in rete biblioteca, università, archivi di privati poco conosciuti. Infine Marinella Colombo ha annunciato la volontà di creare una consulta per lo sport e una per la cultura.
Sul tema ambiente ed ecologia tutti i candidati si sono detti preoccupati per la situazione di grave inquinamento soprattutto atmosferico e delle acque dell’Olona. Paolo Colombo ha parlato di un piano decennale per azzerare i consumi di energia da fonti fossili negli edifici comunali. Mirella Cerini ha parlato di azioni immediate e culturali per avviare il pedibus e implementare l’uso delle piste ciclabili in un sistema che metta in relazioni i parchi del Medio Olona, parco Altomilanese e parco del Ticino. Michele Palazzo ha annunciato la necessità di smetterla con le passerelle dei politici regionali sull’Olona e di chiedere l’mmediata chiusura di tutti gli scarichi in deroga nel fiume. Marinella Colombo ha sottolineato l’ingresso del sistema del trasporto pubblico cittadino nel piano regionale e l’impegno di Castellanza a non scaricare nell’Olona che prosegue da anni con una buona rete fognaria e il collettamento con il depuratore Amiacque di Canegrate che «funziona a differenza di quello di Olgiate».