Damiani (Forza Italia): «Ecco perché votarci»
Nella serata di mercoledì 25 maggio, la coalizione di centrodestra, che appoggerà la candidatura a sindaco di Massimo Pavesi, si è presentata in sala consigliare. Forza Italia, Lega Nord e la lista civica “Pavesi per Malnate” hanno esposto il proprio programma elettorale, presentando tutti i candidati di lista. Alla serata è stato presente anche il consigliere regionale di Forza Italia Luca Marsico. Marco Damiani, capolista di Forza Italia, analizza al meglio composizione e attività della propria lista.
Come si compone la lista?
«È molto eterogenea, va dai nonni ai nipoti registrando 43 anni come media di età, abbiamo anche garantito un ampia rappresentanza alle frazioni, molto poco considerate dall’amministrazione uscente e da altre liste».
Perché i cittadini dovrebbero votare Forza Italia?
«Ai maltesi non interessano i nomi dei partiti ma che la nostra città sia servita, sicura e bella; quindi non si deve dar peso ai simboli ma ai candidati che compongono le liste, coloro che effettivamente lavoreranno per Malnate.
Tutti i candidati stanno cercano di vendersi con buoni propositi per il futuro, invece come Forza Italia abbiamo voluto proporre persone con già comprovate credenziali: abbiamo considerato i successi nel lavoro oltre ai titoli di studio, ma senza escludere le persone che negli anni hanno dimostrato concreto impegno per la nostra Malnate, maggior ragione se gratuitamente, nelle associazioni o in parrocchia. Da cittadino e non da politico darei molta più importanza alle cose che ognuno ha fatto in passato, quando non vi era alcun interesse, rispetto alle promesse da furboni che si fanno in campagna elettorale solo per poter ottenere una poltrona».
Come si arriva a queste elezioni?
«Indipendentemente dai voti che raccoglieremo sono già contento perché gli obiettivi che mi ero posto son stati tutti raggiunti. Forza Italia è stata l’aggregante della coalizione, si è avviato un progetto che garantisce subito ai malnatesi di poter scegliere tra due coalizioni e che soprattutto crea i presupposti per la formazione di una classe dirigente futura in vista di un progressivo passaggio di consegne. Il tutto senza rinunciare ai nostri valori e ai nostri principi, proponendo subito un candidato di tutto rispetto con un programma preciso e concreto».