Due perle e una storia opaca
Una campagna elettorale per Palazzo Estense così combattuta non si era vista mai. Dal 1992 si giocava in un campo solo e quindi la partita aveva un risultato scontato. Domenica non sarà così. I due rivali se la vedono alla pari e con buona probabilità lo scarto tra loro sarà davvero minimo.
Una competizione lunga, piena di eventi e tutto sommato corretta.Poche le parole fuori posto e solo negli ultimi giorni si è alzato il tono restando comunque nei confini della correttezza.
Oggi Stefano Malerba ha rotto questo clima e in modo pesante ha attaccato Paolo Orrigoni. Ha affermato ribadendolo più volte che il candidato del centro destra “è persona inaffidabile e di dubbia moralità”.
Parole che pesano come macigni e che faranno male a tutti. Ogni posizione politica ha le proprie ragioni e ognuno farà poi i conti con quel che decidono gli elettori. Questa è la democrazia. Attaccare un avversario come ha fatto Malerba lascia però molti dubbi. Manca trasparenza e c’è una distanza enorme dalle cose che afferma Orrigoni quando dice “Ho detto no alle richieste di inciucio che mi sono arrivate da Malerba e Co. Ho chiesto ai politici che si sono adoperati in manovre oscure di non chiamarmi neanche: primo perché non conosco le regole di questi giochetti, e sinceramente non voglio neanche conoscerle e, secondo, perché non mi interessa”.
Malerba afferma poi di non aver stretto alcun accordo con Galimberti e che il suo voto per lui è frutto di valutazioni sull’operato delle passate amministrazioni di centro destra.
Non si ferma qui e va oltre nel suo giudizio e scende nella dimensione personale con parole gravi e pesanti.
In questi mesi abbiamo avuto modo di conoscere bene i due candidati. Li abbiamo seguiti passo passo. Orrigoni e Galimberti sono due belle persone con una grande passione per la propria città. Hanno esperienze diverse, ma la serietà e la determinazione li contraddistingue entrambi.
Con Paolo Orrigoni abbiamo relazioni da anni e sentire certe parole su di lui fa saltare dalla sedia. Lui è un imprenditore serio, preparato e importante. Ha saputo innovare facendo diventare la sua azienda una delle realtà economiche più importanti della provincia. Ha scelto di candidarsi convinto di poter far bene per Varese. Ha accettato la proposta di una compagine che governa la città da oltre vent’anni. Ha motivato più volte questa scelta affermando di riconoscersi nei valori del centro destra. Senza alcuna esperienza politica pregressa ha portato la propria lista ad esser una delle più votate per il consiglio comunale.
Davide Galimberti è un professionista di grande valore. Si è messo in gioco un anno fa affrontando le primarie del centro sinistra sfidando un politico doc come Daniele Marantelli. Ha combattuto lealmente e ha vinto diventando così il candidato di quella coalizione. Galimberti ha inaugurato formule di ascolto e di incontro originali e con semplicità e preparazione ha indicato la strada del possibile cambiamento per Varese dopo tanti anni di governi leghisti. I suoi compagni di viaggio, che lo avevano sfidato alle primarie, gli hanno riconosciuto nei fatti la leadership e tutti stanno lavorando uniti per portarlo a Palazzo Estense.
Far degenerare così la campagna elettorale è gravissimo e non farà bene a nessuno, se non forse agli interessi opachi di qualche gruppo di potere che è ben distante dalle storie dei due candidati sindaco.
Sarà bene archiviare questa brutta pagina chiarendo nel modo più trasparente possibile tutta la vicenda dei possibili accordi.
Marco Giovannelli