Galimberti: "Minacce ai nostri candidati, intervenga il prefetto"
“I toni della campagna elettorale si stanno alzando in maniera preoccupante. Alcuni nostri candidati hanno ricevuto minacce di persona e anche telefonate anonime. Ci appelliamo alle forze dell’ordine e al prefetto affinché vigilino sul corretto svolgimento della campagna elettorale. Sono molto preoccupato per questa escalation, in queste ore ci sono anche stati un messaggio di Forza Italia e un video del candidato del centrodestra che hanno un po’ alzato i toni mentre io, mi conoscete, non ho mai attaccato nessuno e non ho mai avuto eccessi e non ho insultato alcuno.”
Davide Galimberti, candidato del centrosinistra, risponde così al comunicato di Forza Italia che lo accusa di aver concluso segretamente un accordo con la Lega Civica di Stefano Malerba, in cambio di poltrone. Galimberti, che ha tenuto una conferenza stampa a Giubiano, ha parlato in presenza di Daniele Zanzi, il leader di Varese 2.0, il candidato a cui sono arrivate minacce con telefonate anonime.
“Qualcuno me l’ha giurata- conferma Zanzi – e sono persone che provengono da una ben determinata parte politica”. Galimberti ha aggiunto che presto sarà effettuata una denuncia alle forze dell’ordine sui misteriosi episodi. Avvenuti prima o dopo il comunicato di Forza Italia? “Sia prima, che dopo” risponde il candidato del centrosinistra ai giornalisti.
Gli ultimi giorni di campagna elettorale, in vista del ballottaggio di domenica, si infiammano. Galimberti é molto netto nel rispondere al comunicato di Forza Italia e al video di Paolo Orrigoni sul presunto accordo segreto con Malerba: “Ho già detto che io accordi non ne faccio, l’unico vero accordo è quello che ho fatto con i varesini per rimettere in piedi la città, e per chiudere definitivamente questi 23 anni di Lega, caratterizzati da tante chiacchiere e nessuna concretezza. Questo modo di fare è tipico della vecchia politica, sono voci messe in giro per denigrare l’avversario con i metodi che si usavano tra i vecchi politici”.
Anche il luogo scelto per la conferenza stampa, ha un doppio valore simbolico per Galimberti. Il candidato ha convocato i giornalisti in via Malta, in una zona dove vi sono diversi capannoni dismessi che attendono una riqualificazione da parte di imprese disposte investire sul territorio, ma anche dove qualche sera fa un piromane ha bruciato i cassonetti, una specialità che a Varese ricorre sovente: “L’altra notte qualcuno ha dato fuoco in diversi punti della città a questi cassonetti e nessuno è intervenuto- sostiene Galimberti- la Lega in questi anni si è riempita la bocca della parola sicurezza, ma anche su questo si sono dimostrati incapaci”.
L’occasione della conferenza stampa era tuttavia la presentazione della sesta delibera che Galimberti intende fare approvare durante la prima giunta comunale nel caso fosse eletto, un provvedimento che riguarda l’abbattimento del 50% di tutti i tempi burocratici per l’apertura di un’impresa a Varese. “La competizione tra i territori- rileva Galimberti- si gioca proprio sulla capacità di essere attrattivi. Noi faremo tappeti rossi alle imprese che decidessero di investire su Varese. Questa delibera, con grande concretezza, l’ho scritta io stesso. Come tutti sapete, sono un avvocato amministrativista, e potrò controllare personalmente il lavoro degli uffici. Io sarò un sindaco presente ventiquattr’ore su 24, e non part-time come invece lo sarà il mio avversario qualora fosse eletto. Sono una persona che ha delle competenze e che si alza alle quattro di mattina per lavorare, infatti queste delibere le ho scritte a orari indicibili, proprio per non perdere altro tempo”.
Roberto Rotondo