I “ras” dei quartieri – si fa per dire – sono in realtà solo persone che si danno da fare: sono spesso quelli che hanno consumato le suole delle scarpe, casa per casa, per farsi conoscere. Quelli che hanno infilato il volantino nella buca, che sanno stringere una mano. 

Oppure quelli che abitano in una via e sono stimati dai vicini: il ristoratore, il ragazzo che suona nella banda, o chi ha lottato contro un parcheggio. Dei più votati si è già detto, ma è curioso anche andare a vedere dove, il 5 giugno, alcuni candidati hanno scoperto di avere il loro piccolo bacino. 

E non si può che cominciare da Miss Preferenza 2016, Luisa Oprandi, la professoressa, oggi preside a Cunardo, che nel 2011 era la candidata sindaca, e che con le sue 774 preferenze è stata la più votata a Varese. 

LA PROF

La prof Luisa è di Valle Olona, il suo consenso è esteso a tutta la città ma è fortemente radicato in quella zona di Varese, tra i seggi 31 e 35, quelli di San Fermo. E’ impegnata anche nell’associazione del vecchio borgo di Penasca e in quelle sezioni ha preso quasi il 30% delle sue preferenze. Un risultato a cui si arriva soprattutto se allarghiamo la visione al seggio 19 di via Brunico (dove insegnava). Il picco di 54 preferenze, invece, l’ha raggiunto nella sezione 32 di via Pergine.Sempre in quella zona.

MIMMO IL POLITICO NEL FOOD

Chi è invece il Re di Cartabbia? Mimmo Esposito (foto sopra), il consigliere più votato di Forza Italia. Mimmo è un notissimo ristoratore, e lavora da sempre in via Tasso. Nelle sezioni 84 e 85 prende rispettivamente 20 e 51 voti, circa il 20% dei suoi consensi (337 voti). I suoi colleghi di partito Calemme, Longhini, Galparoli e Puricelli spalmano invece il consenso su tutte le sezioni. Longhini ha fatto il il picco, 18 voti, alla 65 di sant’Ambrogio, Giuseppe Montalbetti ha reso 20 voti della sezione 4 della media Dante dove abita. 

LUCA LO STUDENTE ACCHIAPPAVOTI

Attenzione poi al risultato di Luca Boldetti il 22enne neoconsigliere eletto nella lista di Paolo Orrigoni sindaco. Studente universitario, ha fatto campagna elettorale prevalentemente a Bizzozero, dove ha diffuso il suo volantino in tutte le buche delle lettere e dove è conosciuto. E infatti è andato bene nelle sezioni 55, 56 e 57 di via Adriatico, in cui ha preso 37, 10 e 26 preferenze, quasi un terzo dei circa 200 voti che lo hanno consacrato consigliere comunale. 

HA LOTTATO CONTRO IL PARCHEGGIO

Daniele Zanzi è il leader del movimento Varese 2.0, che si è battuto contro la costruzione del parcheggio della Prima Cappella. Abita in quella zona e nei seggi di via Canetta, a Sant’Ambrogio, e alla base della via sacra del Sacro Monte, nei seggi 64, 65 e 66, raccoglie 19, 7 e 33 voti.Nella sezione 66 anche Elena Baratelli, medico, che potrebbe essere eletta con Varese 2.0 fa il picco di 18 voti. Ma i suoi voti potrebbero anche provenire dagli associati di Alomar, l’associazione dei malati reumatici in cui è attiva dato che è la responsabile dell’unità operativa di reumatologia del Circolo. 

HA SPALMATO I VOTI

In generale tuttavia è interessante notare come le preferenze siano ben distribuite in tutte le sezioni di Varese. Un segno anche sociologico: sono poche le persone ormai che hanno la propria cerchia di conoscenze e fedeltà, tutta raccolta in una zona ben determinata. E dunque, vale spesso la pena vedere certe tendenze generali. Andrea Civati del Pd, ad esempio, raccoglie in tanti seggi tra Masnago, Sant’Ambrogio e la zona Ovest della città piccoli gruppi di preferenze intorno ai 10. A volte più a volte meno, e fa il suo picco con 15 voti nella64 di via Canetta Sant’Ambrogio, e nella 82 a Lissago, fino ad arrivare alla fine a 509 preferenze.

HA MESSO TANTO PEPE A CARTABBIA

Concentrarsi su una zona è utile, ma in qualche caso potrebbe non bastare. Alessandro Pepe, un candidato del Pd che usava il simpatico slogan “Mettici il Pepe a Varese” potrebbe entrare in consiglio solo in caso di vittoria di Galimberti. Il giovane candidato ha totalizzato 122 preferenze, e 40 sono concertate nella stessa sezione, la 84 di Capolago il suo quartiere (suona nella banda). 

IL DIRETTORE DELLE POSTE

Chi ha invece unito la diffusione e la concentrazione, e le ha strette a falange, sono due “macinavoti” come Giampiero Infortuna e Giovanni Miedico (foto sopra) del Pd. Il primo è un giovane consigliere uscente che ha ottenuto ben 407 voti, con un picco nel seggio 40 di via Bixio Giubiano (31 preferenze). 

Il secondo è invece il direttore dell’ufficio postale di Belforte: ha passato cinque anni in consiglio comunale, ed è stato in prevalenza in silenzio. Ma evidentemente è un silenzio d’oro: è sempre votatissimo. Ha conseguito 380 preferenze e un terzo sono nei 4 seggi di via Brunico, guarda caso le zone di Belforte che circondano il suo ufficio postale, mentre il suo picco è al seggio 35 di via Monfalcone con 37 voti. 

FABRIZIO DA GIUBIANO

Una vecchia conoscenza delle preferenze è Fabrizio Mirabelli del Pd. Durante la notte elettorale è stato per ore in piedi davanti allo schermo delle preferenze, come se potesse ipnotizzare con lo sguardo il cervellone elettronico. Non sarà così che ha raccolto i suoi 377 voti, ma intanto è stato votatissimo anche questa volta. I suoi picchi li ha raggiunti al seggio 20 di via Brunico (è un dirigente della cooperativa di Giubiano) e nelle sezioni 47, 48 e 49 di via Carnia tra Giubiano e le Bustecche. Bene anche al 50 di via Mercantini in zona viale Borri. 

L’AVVOCATO ALLA DANTE FA IL PIENO

Altra “Miss Preferenza” è Francesca Ciappina (foto sopra), avvocato del Pd: ha staccato il biglietto per il consiglio comunale a quota 310 e il suo voto è molto diffuso in città, con una piccola prevalenza nelle sezioni del centro 2, 3, 4, 5. Ovvero la scuola media Dante Alighieri di via Morselli (49 voti in tutto).

Il segretario cittadino del Pd Luca Paris ha toccato il picco invece nella sezione 52 di via Mercantini (zona Borri) con 23 voti su 188.

LEGA DIFFUSA OVUNQUE

Carlo Piatti assessore leghista uscente ha preso 17 voti nella sezione 69 di via Pontida Velate, dove abita la sua famiglia, ma in generale i leghisti hanno un consenso estremamente diffuso in città e diviso per piccoli pacchetti di voti sezione per sezione. Binelli, Maroni, Pintihanno un radicamento esteso in tutta Varese ma poco concentrato. Il 328 di Maroni è il risultato migliore.  Piatti 290 e via dicendo. Tra i leghisti vanno però registrato due piccoli boom. 

 

Silvia Marano (foto sopra) ha avuto 31 preferenze alla sezione 35 di San Fermo Monfalcone. Gladiseo Zagatto ha totalizzato 43 preferenze al seggio 83 di Calcinate del Pesce, il suo quartiere, dove da sempre è mister preferenza indiscusso, ma nelle altre zone della città ha raccolto troppo poco per essere confermato in consiglio comunale.

ALTRI

Nella lista di Paolo Orrigoni si può notare un picco di 17 voti per l’imprenditore Rinaldo Ballerio nella sezione 69 Pontida Velate, dove vota una parte di Avigno, il quartiere in cui la famiglia Ballerio è notissima e dove risiede ancora. Altro caso è quello di Francesca Strazzi, eletta con la lista Galimberti: prende 25 voti nelle tre sezioni di Bobbiate (61, 62, 63) quartiere in cui è radicata e anche qualche voto concentrato ad Avigno dove abita la famiglia. Enrico Argentiero della lista Orrigoni ha fatto 25 alla sezione 77 di Avigno. L’assessore Santinondi Fratelli d’Italia ha 24 e 14 preferenze alla sezioni 62 e alla 63 di Bobbiate, il suo quartiere. Marilisa Molinari della Lista Orrigoni ha 19 preferenze alla sezione 63 Bobbiate. 

Roberto Rotondo