Orrigoni promette: "Varese sempre più amica degli animali"
Il candidato sindaco di centrodestra promette: Varese sarà sempre più una città pet friendly. Una famiglia su due ha in casa un cane, un gatto o un animale da compagnia. Paolo Orrigoni ha dichiarato di avere uno specifico programma con cui la città si prenderà cura e attenzione agli animali che sono parte integrante del tessuto familiare; spesso un cane o un gatto sono gli unici compagni fedeli delle persone più anziane.
“Molto è stato fatto, dopo il via libera all’ingresso dei cani nei bar e nei ristoranti – spiega il candidato del centrodestra Paolo Orrigoni -. In questi giorni di campagna elettorale, in giro per i quartieri ed in centro, ho incontrato tante famiglie accompagnate dai loro cani. E ho ascoltato anche le loro esigenze. Varese ha tanti spazi verdi: possiamo quindi aumentare le aree destinate e riservate ai cani, dove possano correre liberi in perfetta convivenza con chi frequenta gli stessi parchi. Oltre ai Giardini Estensi e a Villa Mylius valuteremo altri dog park attrezzati per la ricreazione degli amici animali. Importante è poi garantire la massima vivibilità e pulizia della nostra città: per questo incrementeremo e renderemo più visibili i punti di distribuzione di sacchetti e palette”.
Grande attenzione anche alla gestione del canile municipale, con la collaborazione delle associazioni già presenti in città, per favorire e garantire la rapidità delle adozioni per i cani abbandonati. “Come amministrazione cercheremo di fare innanzitutto prevenzione contro gli abbandoni, con campagne mirate nei periodi più a rischio – precisa Orrigoni -. Ogni cane ospitato nella struttura di via Friuli costa circa 3 euro al giorno: dobbiamo far sì che nella nostra civile Varese il fenomeno dell’abbandono si riduca in modo deciso. Garantiremo anche l’apertura e la gestione del gattile comunale, sempre nell’ottica della massima collaborazione con i volontari che già si occupano delle colonie feline”.
Infine, come è stato indicato nel programma del centrodestra, si promuoverà ogni anno a Varese una manifestazione canina e felina. “Sarà inserita nel calendario degli eventi promossi dal Comune – conclude Orrigoni – in modo da creare una sorta di circuito che possa portare in città appassionati dall’Italia e dall’Europa”.
Qui si cavalca la moda canina/gattara solo perchè attira voti.
Potere della lobby canina a cui ovviamente tutti strizzano l’occhio essendo diventata la moda del momento.
Mi collego a questo articolo parlando anche delle pretese dei proprietari di cani. Vorrei che fosse dedicata la stessa attenzione al benessere degli esseri umani e non ad accontentare le scelte di coloro che spinti dalla propria volontà decisionale hanno preso un cane ed ora sbandierano come questione pubblica la esigenza di portarlo in giro o che tutte le attività commerciali li accolgano (ma stiamo scherzando?????).
Personalmente MI FA SCHIFO cenare in un ristorante con un animale a fianco al tavolo. Un animale che ha costantemente la bocca e il naso a contatto con il terreno, che utilizza l’olfatto per annusare qualsiasi “bisognino” che incontra nel suo cammino e che quando defeca non si pulisce adeguatamente e non viene pulito.
Ora pretendono aree attrezzate, parchi, prati come se la tutela del loro giocattolo animale fosse la priorità di una città e di una amministrazione. Forse le priorità di una amministrazione sono altre, a partire dai mezzi pubblici e dal trasporto che sta diventando la sfida più grande del prossimo decennio. Oppure di ospedali e pronto soccorso FUNZIONANTI non dove un ammalato debba farsi 6 ORE DI ATTESA.
Non di certo la priorità è quella di avere sempre più aree cintate dove far sgambettare il quadrupede. L’acquisto di un cane è una questione privata, la si tratti da tale e non la si faccia diventare una esigenza pagata con i soldi pubblici che ricordo essere di tutti.
Avete voluto il cane? Pagate.
Nel frattempo le piste ciclabili (altra grande chimera delle nostre città latitano). I trasporti pubblici al Sacro Monte latitano o sono imbarazzanti per una città che da decenni vuole avere una vocazione turistica (a parole).
Io sono oltranzista e poco propenso al compromesso ma qui si sta deviando verso la follia canina collettiva. E forse è meglio zittire in partenza queste pretese che non hanno nulla di sensato. Si perderanno voti e consenso ma sicuramente si ritroverà un equilibrio non dettato da mode del momento, mode che sembra che gli italiani siano sempre pronti a seguire a spron battuto, politici od aspiranti tali compresi.