Turi: "Caronno non deve più essere una città dormitorio"
Maria Turi ha 54 anni, è naturopata ed è il candidato sindaco per il “Movimento Risveglio” alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno. «Ho la passione per l’equitazione ed il tennis – racconta -. Come hobby alterno la lettura ai viaggi, soprattutto in luoghi di mare. In passato ho amministrato una società di trading internazionale. È la prima volta che scendo in politica e mi piacerebbe governare la cittadina di Caronno Pertusella come fosse una grande famiglia, dove è il benessere generale che conta e par fare ciò occorre una corretta conduzione familiare».
Come è cambiato il paese negli ultimi anni?
«Caronno Pertusella è cambiata moltissimo negli ultimi anni, nel senso che disordine edilizio, mancata programmazione ed esplosione demografica locale, hanno portato gli abitanti del comune a quota 18 mila in pochissimo tempo, però nel frattempo non sono cresciuti i servizi comunali che rimanendo fermi a 5 mila abitanti prima hanno scavato un baratro sempre più grande fra domanda sociale e offerta comunale. Nella classifica nazionale della spesa sociale il comune di Caronno Pertusella si trova molto in basso. Ed il ritardo è ancora più visibile se lo si paragona a quanto fatto dai comuni limitrofi».
Quali sono le nuove problematiche e come affrontarle?
«Le problematiche più delicate sono quelle legate appunto dalla sproporzione fra esigenze degli abitanti e risposte amministrative, quindi mancanza cronica di posti negli asilo-nido, assenza di un poliambulatorio cittadino, insufficiente numero di alloggi di edilizia popolare, precario controllo del territorio da parte di scarse forze dell’ordine, poche strutture per l’aggregazione giovanile, scarsità di eventi culturali, e via di questo passo. Già un più stretto collegamento con la Regione potrebbe mettere e disposizione agevolazioni, finanziamenti, risorse per intervenire in tal senso».
La crescita dei residenti ha trasformato il paese in città. Quale vocazione ha oggi Caronno Pertusella e su cosa deve puntare?
«La vocazione di Caronno Pertusella è ancora tutta da ridefinire: attualmente è un paese dormitorio con scarsissime attrattive, al punto che i suoi abitanti per soddisfare le loro esigenze lavorative, sociali, ludiche e culturali sono spesso costretti a rivolgersi ai comuni limitrofi, con disagio notevole sia in termini logistici che economici. La Caronno del futuro deve puntare su una riqualificazione generale del territorio sia a livello urbano sia delle infrastrutture commerciali e viarie per assumere veramente le caratteristiche polifunzionali tipiche di una città».
La situazione economica ha portato alla chiusura di numerose aziende ed esercizi commerciali. Come aiutare a contrastare questa situazione?
«Per favorire la ripresa economica locale si dovrebbe puntare su una “messa in sistema” delle aziende esistenti, da quelle storiche di grande dimensione a quelle più artigianali a misura familiare, unita a maggiori incentivi fiscali destinati a favorire le imprese nella fase start-up, nonché alla stipula di apposite convenzioni comunali per lavori socialmente utili destinati ad occupare anche temporaneamente le fasce sociali maggiormente in difficoltà».
Un appello ai cittadini?
«Innanzitutto chiedo a voi cittadini di andare a votare, poiché è uno dei pochi strumenti democratici rimasti per far sentire la voce della società civile. Nel segreto della cabina elettorale poi dovreste chiedervi se siete soddisfatti di coloro che hanno governato finora Caronno Pertusella e qualora non lo foste vi chiedo di darmi fiducia sbarrando il simbolo del Movimento Risveglio che vuole far diventare Caronno Pertusella un comune a democrazia partecipata dove voi saranno coinvolti nelle decisioni pubbliche in ossequio ai dettami dell’art. 118 della Costituzione Italiana».