Galimberti sulla denuncia di Santinon e Cosentino: "Carnevale giudiziario"

“Capisco che abbia dato fastidio ad un assessore ai lavori pubblici ricevere dallo stesso Comune di cui è assessore una comunicazione che ha compiuto un abuso in relazione al gazebo elettorale di Fratelli d’Italia. Sembra una vera barzelletta in effetti. Sono sicuro che su una cosa del genere Striscia la Notizia ci andrebbe a nozze”. Così Davide Galimberti, candidato sindaco del centrosinistra a Varese, in risposta alla denuncia nei suoi confronti da parte dei candidati Riccardo Santinon e Giacomo Cosentino.

“È evidente – prosegue Galimberti- che la disperazione per la paura di perdere è talmente elevata da improvvisare anche un carnevale giudiziario ma la figuraccia clamorosa di un esponente di governo della stessa coalizione che sostiene il candidato sindaco della lega addirittura si raddoppia con questa incommentabile parodia di querela che oltre ad essere infondata, poiché mi sono limitato a dare atto di quello che ha scritto il Comune, tutto al più l’avrebbe dovuta rivolgere al Comune di Varese che ha avviato il procedimento. Ma forse, visti gli innumerevoli precedenti del Consiglio di Stato e dei diversi TAR sul punto avrebbe fatto più bella figura a stare in silenzio, rimuovere il gazebo, pagare la sanzione amministrativa prevista e scusarsi con i Varesini e soprattutto con i tanti esercenti e cittadini che per montare una struttura simile sono obbligati a presentare progetti, carte e attendere diverso tempo”.

Il candidato sindaco quindi aggiunge: “Un assessore ai lavori pubblici è esonerato dal rispetto delle regole? Purtroppo questa è la linea che emerge dall’esponente della coalizione del candidato sindaco della lega. La prepotenza e l’arroganza di queste persone non ha limiti ed è una delle ragioni per cui i varesini li vogliono mandare a casa insieme al loro candidato sindaco. Abbiamo un assessore ai lavori pubblici che si fa avviare un procedimento per un illecito edilizio per il montaggio di un gazebo. Ma vi rendete conto la figura che fa la città di Varese? E ha anche la faccia tosta di montare una parodia di querela sbagliando per giunta indirizzo visto che la dovrebbe fare teoricamente al Comune”.

E Galimberti conclude: “Se io e la mia coalizione avessimo dovuto rispondere con le querele a tutte le falsità dette sia dal candidato sindaco che dalla sua coalizione in questa campagna elettorale avremmo inquinato il clima cittadino che invece sentiamo pieno di entusiasmo, di voglia di cambiamento e di amore per la città non dell’odio che rappresentano questi atti assurdi”

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