"Civico non cambia nulla, preferisco chi non si vergogna della coalizione"
Il commento di Giovanni Chiodi candidato della lista Varese Popolare (il nome con cui si presenta NCD a Varese) sul dichiararsi “civici” e sulla campagna elettorale:
Sorrido quando leggo chi continua ad intestarsi il patentino di candidato civico. Ma a chi importa se tu sei il più civico degli altri? Cosa ci guadagna Varese ad avere un sindaco col patentino di civico doc? Io credo non cambi assolutamente nulla.
Serve solo un sindaco che sia capace e in grado di affrontare con risolutezza i problemi della città.
Mi spaventa chi afferma con insistenza di essere libero, di non appartenere a nulla e non avere legami con nessuno (cosa che resta comunque da verificare). Mi spaventa ancora di più chi ha fatto nei mesi scorsi un campagna elettorale omettendo nella sua comunicazione i simboli dei partiti che compongono la sua coalizione.
Preferisco di gran lunga chi, con grande trasparenza e autenticità come Paolo Orrigoni, non si vergogna della coalizione che ha costruito e lavora quotidianamente per fare con essa un lavoro comune, sui contenuti del programma.
Una coalizione che certamente ha in se delle differenze ma che se opportunamente ricondotte ad una sintesi – come nel caso della scelta del candidato e del programma elettorale – possono portare un valore aggiunto.
Nella nostra coalizione infatti c’è chi avrà lo sguardo più vigile sugli aspetti di sicurezza, altri sulla tutela dell’ambiente, altri sulla cultura e altri ancora sulle tematiche sociali. Ognuno di noi metterà a servizio della città le sue peculiarità.
Il mese appena trascorso ha segnato per noi una svolta politica. Una campagna all’insegna dell’incontro delle persone e delle realtà che animano la vita della nostra città. Dalla cultura al sociale, dalle imprese alle associazioni di categoria. Un fiorire di corpi intermedi che sono il sale della nostra comunità.
Per questo è nata la lista Varese Popolare, per non restare alla finestra ma per immergerci fino in fondo nella nostra realtà sociale e politica.
E infatti lo stile della campagna elettorale è stato proprio questo: incontrare la città in tutte le sue componenti per lavorarci insieme, per costruire insieme una città più bella, accogliente e in cui possano crescere i nostri figli.