Nicoletta Romano vede Varese con gli occhi dell'Europa

Nicoletta Romano, figlia di un principe del foro varesino, anima cosmopolita, è la fondatrice e direttrice di uno dei mensili più glamour di Varese: Living is Life. La sua carriera di giornalista è sempre stata “crossover” tra il costume e la cultura: ha realizzato grandi dossier per i paesi europei e interviste importanti, da Hanna Schigulla a Jane Birkin. Ha scritto di arte, ma anche di moda, in giornali di tutta Europa, grazie alla totale padronanza dell’inglese e del francese. Per sei anni è stata corrispondente europea della rivista newyorkese Avenue. Prima di ritornare a Varese, sua città di nascita, ha vissuto a Bruxelles e Parigi. A Varese ha organizzato anche, con la associazione di cui fa parte, Varesevive, diverse importanti mostre. Ora è capolista della lista per Galimberti Sindaco, insieme a Monica Guadalupi Morotti.

Per quale motivo ti sei candidata?
La molla è stata la stanchezza: sono veramente stanca di vedere una città impoverita, prima di tutto a livello culturale. Una città che nel tempo si è involuta, non c’è piu entusiasmo né energia. Io di energia invece ne ho ancora da vendere, e provo a cambiare le cose.

Perchè hai scelto la lista per Galimberti?
Prima di tutto, ho scelto una lista civica: per il mio lavoro di giornalista e per la mia testata, che è apolitica, non volevo sentirmi addosso nessun “colore”. In questo caso, poi, ho scelto anche la persona a cui la lista è legata. Davide Galimberti è il sindaco ideale per gestire la città: è al di fuori dai giochi della politica, è una persona colta, un avvocato amministrativista che quindi conosce perfettamente le regole del gioco, e che ha deciso di dedicare tutti i suoi giorni per la città, cosa che non è scontata. E poi, onestamente, il suo programma non fa una piega.

Qual è la tua idea di politica?
Fare politica significa sapere condurre la “res publica”. E’ quello che ci hanno insegnato i greci, è poter gestire la città come si potrebbe gestire un condominio, magari togliendo tutta la burocrazia che frena qualsiasi iniziativa. Se penso a politica non penso a filosofie, ma a una buona gestione responsabile, “da buon padre di famiglia”.

Nicoletta Romano insieme a Monica Morotti, Andrea Civati, il sindaco di Firenze e Davide Galimberti

Nicoletta Romano insieme a Monica Morotti, Andrea Civati, il sindaco di Firenze e Davide Galimberti

Quali sono i tuoi maestri di vita?
Proust, Jung, Aristotele. E poi Tarkowsky, un regista visionario morto abbastanza giovane, che ha fatto film eccezionali, come Nostalghia»

Da quale città Varese potrebbe prendere spunto?
Varese si deve internazionalizzare. Mi piacerebbe che facesse lo stesso percorso di Anversa: una città per tanti anni un po’ statica e ripiegata su se stessa, ma che a un certo punto si è ribaltata: grandi opere architettoniche, moda risorta, docks diventati una passeggiata. In questo modo ha cambiato completamente forma, da porto di provincia è diventata una delle città piu cosmopolite del Belgio, preservando però e valorizzando la vecchia atmosfera delle botteghe artigianali.

Cosa non vorresti vedere nella sua città?
Piazza Repubblica e il suo centro commerciale. Un errore fin dall’inizio. Ricordo ancora le colonnine liberty in ghisa del mercato coperto e mi piange il cuore. Quello che è stato fatto è il segno di un profondo disprezzo rispetto alla storicità della città.

A cosa è importante che la città di Varese si connetta?
Bisognerebbe instaurare un dialogo tra capooluoghi lombardi: se ci fosse una connessione tra tutti si potrebbero creare mostre meravigliose, semplicemente facendo scambi tra città.

Qual è il primo intervento che dovrebbe fare il futuro sindaco?
Sburocratizzare il comune, in modo che tanti giovani possano iniziare qualcosa. ora vengono scoraggiati dalla massa di burocrazia che li annienta. da li potrebbero ripartire un sacco di attività.

Chiudono sempre più attività in città. Cosa farebbe per contrastare questa situazione?
Innanzitutto, ci sono affitti scandalosamente alti, andrebbe imposta una regola. Ma un mio sogno sarebbe una iniziativa che ho visto a Parigi, ma anche a Napoli: un piccolo polo alimentare in pieno centro, dove poter fare acquisti e consumare. Una cosa semplice, fatta esteticamente bene ma di una grande utilità di servizio. Mi piacerebbe da matti, saprei anche dove…

Nicoletta Romano a un evento della campagna elettorale di Galimberti

Nicoletta Romano a un evento della campagna elettorale di Galimberti

Quali sono i tre settori più importanti su cui agire?
Rivalutazione del centro storico, Caserma ma con un progetto tutto diverso da ora, e viabilità.

Come si sente da capolista?
È una bellissima esperienza, un onore e una responsabilità. Io non sono mai entrata in poilitica, e non lo sono nemmeno ora, una politica, desidero solo contribuire alla ripresa della città. sono molto felice della scelta di due capiliste donna: noi donne siamo coraggiose superlavoratrici, non molliamo mai l’osso e non ci abbassiamo a compromessi. Ma raramente siamo messe a capo di qualcosa: invece rappresentiamo un plus.

Qual è la cosa migliore che ha fatto l’attuale amministrazione e dove invece poteva fare meglio?
Mi è spiaciuto moltissimo che non si sia fatto di più per Expo: è stata una vera ferita. In compenso una delle piu belle idee viste recentemente è stato il concerto per i 200 anni in san Vittore. E poi aggiungo anche qualcosa di mio, la Varese Design Week: il successo della prima edizione ha fatto capire che Varese ha voglia di queste iniziative.

Stefania Radman

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