Galimberti: “Orrigoni mi copia il programma”
Davide Gallimberti critica le ultime proposte di Paolo Orrigoni e ribadisce tre punti del suo programma. Partecipazione, responsabilità e competenza. “Il programma è una cosa seria – avverte il candidato del centrosinistra – il nostro è stato scritto per tempo e non è emendabile. Il candidato della Lega ci ha copiato la proposta di rimodulazione sulla base del consumo della tassa rifiuti, e adesso ci ha copiato anche l’idea di una sobrietà nel compenso del sindaco. Noi abbiamo detto e lo ribadiamo che vogliamo una consultazione online sullo stipendio del primo cittadino. E’ una vecchia politica quella di tirare fuori boutade copiandole”.
Il referendum online è per Galimberti una parte della sua idea di partecipazione. “E’ la chiave di volta per la nostra amministrazione, come il giovedì di ricevimento del sindaco o la giunta mensile in uno dei quartieri”. Il candidato ha ribadito che l’amministrazione dovrà garantire tempi certi per le pratiche in comune e che lavorerà per l’amministrazione 24 ore su 24. Ha attaccato Orrigoni che ha invece affermato che non lascerà il lavoro.
C’è poi il tema della competenza. Galimberti ha mostrato un verbale comunale che “sgrida” il consigliere Giacomo Cosentino perché ha parcheggiato la sua 500 elettorale in spazi pubblici, quando le vetture con propaganda non possono sostare in città (Era stato lo stesso Galimberti, peraltro, a chiamare i vigili qualche giorno fa). E soprattutto ha mostrato un altro verbale con cui il comune ha avvisato l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Santinon che è stato aperto un procedimento amministrativo nei suoi confronti per il gazebo elettorale di Fratelli d’Italia in via del Cairo. In sostanza, c’è il sospetto che sia un abuso edilizio. “Non sanno neanche montare un gazebo elettorale – osserva Galimberti – figuriamoci governare. Si vogliono far passare per competenti e capaci, ma invece siamo in mano a persone che non hanno davvero a cuore la città”.
Galimberti ha infine osservato che i cittadini di Varese, tutti, anche quelli che votarono Lega in passato, hanno un desiderio di cambiamento e che per un varesino che va in altre città, essere identificato come “quelli della città della Lega”, ormai è un’onta, un’etichetta negativa che danneggia anche le imprese, e che va in ogni modo eliminata. Ultimo accenno è proprio sulla predominanza leghista: Galimberti da alcuni giorni parla di Orrigoni solo come “il candidato della Lega” evitando, di proposito, di definirlo di centrodestra.
Nervosetto il ragazzo: non passa giorno che non abbia da lamentarsi di qualcosa. La campagna elettorale si fa proponendo e spiegando le proprie idee, ammesso che se ne abbiano, e non guardando quello che fanno gli altri e facendo il processo alle intenzioni.