"Nino racconterà vent'anni di storia politica"
«Sarà l’evento di questa campagna elettorale, fin qui un po’ sonnacchiosa». L’evento è la serata “Nino Ieri Oggi e Domani”, in programma lunedì 30 maggio, una serata in teatro, sul palco Nino Caianiello, il grande tessitore del centrodestra,timoniere di Forza Italia prima, del PdL dopo, poi ancora di Forza Italia 2.0, quella che oggi si regge (in provincia) soprattutto sulla componente “laica” di Agorà Liberi e Forti.
Dopo quella di settimana scorsa, Agorà ha tenuto una seconda presentazione alla stampa, al tavolo l’avvocato Stefano Besani, presente anche il presidente di Agorà Marcello Pedroni.
«Non è una manifestazione elettorale, è la narrazione degli ultimi vent’anni di vita politica vista attraverso gli occhi di un protagonista, che – nel bene e nel male – ha vissuto fino in fondo questi anni» dice Alberto Bilardo, braccio destro di Caianiello. Caianiello riprenderà in mano la sua storia, senza tralasciare quel capitolo giudiziario spesso richiamato e su cui intende far valere le sue ragioni. Lo dice anche l’avvocato Besani, richiamando «la facilità con cui sentenze e bilanci possono essere manipolati dal punto di vista mediatico» (un riferimento generale, ma in particolare alle uscite di Pietro Romano). «L’occasione del confronto è la base della democrazia, il monologo senza interlocutore è una forma di negazione del confronto democratico» conclude Besani.
E gli organizzatori polemizzano anche sulle assenze annunciate di altri candidati sindaco, che hanno scelto di non essere presenti all’evento di Agorà. «Viene Sparacia; viene anche Longobardi, coerente con la sua posizione che viuole sentire tutti, anche criticamente. Chi vive di preconcetti, come Guenzani e Borgo, invece scappa: sono scappati per cinque anni e scappano anche adesso» attacca ancora Bilardo.
Ad Agorà non sfugge però anche l’inquietudine degli alleati, che temono la sovraesposizione di Caianiello, che è stata figura divisiva anche in quelle componenti del centrodestra che oggi si sono ritrovate. Anche il candidato sindaco Andrea Cassani non ci sarà: «La sua è una storia diversa, capisco che voglia marcare la sua novità rispetto a questa storia, che non ha vissuto». O che – quantomeno – ha vissuto solo nella fase più recente: Cassani fu infatti uno dei protagonisti di quella Lega “da battaglia” che nel 2011 sfidava il PdL a suon di messaggi forti.
Infine, da Agorà anche un’ultima precisazione. L’incasso della serata (che è a pagamento, 5 euri) andrà ad una associazione terza, Africa& Sport: nei giorni scorsi l’associazione ha voluto precisare che accetta volentieri i fondi, ma non vuole ambiguità sul suo rapporto con la politica e con una parte specifica. Bilardo così risponde: «Abbiamo scelto appositamente un’associazione che non fosse direttamente di Gallarate: la beneficienza in questo caso si fa in termini concreti. Da parte loro non c’è nessuna condivisione dei nostri obbiettivi politici, come noi non entriamo nella loro autonomia organizzativa e di progetti».
Roberto Morandi
Ma quale fuga di Guenzani, Borgo, Romani, Bossi (Osvaldo) … Diciamo che sono diversi, in assoluto.
E se Cassani non presenzia, beh, la dice lunga sul come vi siano tensioni interne non sopite fra leghisti e non. O dobbiamo forse dimenticare le dure parole del 2011 della Lega?
Ma se saranno presenti Sparacia e Longobardi, beh, il primo è stato l’uomo dei grandi eventi sfarzosi con il sindaco ombra Caianiello, e il secondo, a parte un recente caffè insieme, vuole capire di quanto salgono o scendono le proprie quotazioni nel ballottaggio.
Come dire, chi si somiglia si piglia, recita un detto.
Per il vero la storia politica di Caianiello ha inizio nel psi di cui fu consigliere comunale nonché assessore al commercio in giunta insieme a guenzani in piena prima repubblica. Va che caso.! Vedo però che il focus lo si vorrà dare, furbescamente, solo sulla fase seconda repubblica ove nel 1993 egli fu eletto consigliere comunale della lista “patto per un Italia nuova” in coalizione con alcuni che oggi sono aperti sostenitori di Guenzani. Dovrei quindi pensare che voglia invitare anche me che quell’epoca l’ho attraversata sino al bivio del 2001 quando, non senza una duro confronto al tavolo del programma alla presenza dei leader di allora in aperto dissenso su nodali punti programmativi, alla fine lasciai il carroccio in aperta sfida a quella che ai tempi fu appunto la gloriosa armata della casa delle libertà,? Per la cronaca la casa della libertà e’ poi naufragata qualche anno più tardi perché la
Lega evidentemente deduco si accorse di aver fatto degli errori…..dandomi implicitamente ragione sino….alla cronaca di oggi con il clamoroso rassemblement.
si sentiva il bisogno di una serata su un uomo del genere.
tra l’altro credo che la foto sia un frame dell’intervista di Report, quando è stato intervistato per qualche sua condotta poco limpida.
Alla fine non ce l’ha fatta ed è uscito anzitempo dal cavallo di Troia. Bussa alle porte della città a reclamare il suo antico feudo… Mah, speriamo sia un capitolo chiuso, per il bene di tutti.