Una conferenza stampa per parlare del futuro di Varese dopo l’Esposizione Universale di Milano e illustrare l’idea di Lega Civica su una struttura di città in grado di aiutare i giovani. Stefano Malerba questa mattina ha parlato di futuro di Varese tra smart city e “città del sapere” elencando le proposte della sua lista.

“Abbiamo detto più volte che manca una progettualità che sia in grado di ridare una visione alla città. C’è un problema legato ai giovani che per trovare lavoro devono andarsene da questa città. Mia figlia ad esempio si è laureata adesso ma lavora a Milano. Il tema di una città del sapere che proponiamo mette al centro i giovani per dare la possibilità di rimanere e lavorare qui”

Il capolista Fabrizio Golonia è sceso nel dettaglio parlando di restituzione di spazi inutilizzati ai giovani e a chi vuole fare impresa abbattendo gli oneri nei confronti del comune. “Mancano poi centri di aggregazione e informazione per chi vuole aprire una startup che può essere anche una panetteria”. Golonia ha ricordato anche che sarebbe necessario creare a Varese un auditorio in grado di accogliere forme d’arte per dare opportunità di scambio culturale. Secondo il capolista, occorre anche fornire aiuto all’Università Insubria affinché possano esserci riverberi economici positivi sul territorio.

“I giovani grazie alla loro presenza aggregativa saranno anche un fattore di aumento della sicurezza anche per gli anziani” ha concluso Golonia.

Malerba ha quindi aggiunto: “Quello che stiamo cercando di fare si basa sulla realtà è sul l’obiettivo irrinunciabile che ci siamo posti di riportare ricchezza nella nostra città. La ricchezza non la crea il pubblico. Per farlo occorre darci una vocazione che è quella della città del sapere riorganizzando gli spazi e gli alloggi per chi vuole venire a Varese a lavorare”. Il modello, secondo il candidato sindaco di Lega Civica, è quello di Amsterdam che ha sviluppato un intero quartiere smart richiamando investimenti.

DM