Bianchi (Lega): “Dietro Malerba c’è la prima repubblica”

Davide Galimberti? “Sostenuto dai poteri forti”. Stefano Malerba? “Un’operazione dietro cui si nascondono dei vecchi Dc”. Lega a tutto campo.

Il segretario provinciale Matteo Bianchi alza il tiro delle polemiche. Comincia con Malerba, il problema che gli sta più a cuore. “Sono i rottamati della prima repubblica – afferma ruvido – vecchi politici democristiani che la storia aveva messo ai margini. Il candidato si propone come parte del centrodestra, ma sta facendo un gioco poco chiaro”.
La sfida sta entrando nel vivo. Perché ce l’ha anche con il centrosinistra?
“Le loro uscite sui sondaggi sono state spocchiose ed arroganti. Mi hanno stupito certe posizioni in cui vengono presentati dei sondaggi di parte come oro colato”

Ma questa è la campagna elettorale, o no?
“Ognuno può fare ciò che vuole ma mi ha sorpreso l’appoggio di parte della stampa  a Galimberti. Mi sono venuti dei dubbi su chi ci sia dietro alla campagna del Pd a Varese”.

Lei trova? Cosa intende?
“Ci sono in giro i poteri forti. Dico a Galimberti che bisognerebbe forse tentare di palesarli questi poteri che lo sostengono. Si parla tanto di conflitti di interesse per Paolo Orrigoni ma con il lavoro che fa Galimberti forse è lui che dovrebbe chiarire i suoi conflitti di interesse”.

Però se ribaltiamo la visuale nasce un problema. Che i poteri forti, ammesso che esistano e che sia vero ciò che lei afferma, scelgano il Pd, e non la Lega, è un segnale. Come mai?
“La Lega non è mai stata appoggiata dai poteri forti ma è sempre stata un movimento di popolo. Il Pd varesino sta prendendo la forma di quello nazionale, non è più di sinistra, non guarda più agli interessi dei ceti più deboli, del proletariato, ma guarda agli interessi di chi conta di più”.

Un Pd che si apre alla borghesia non è necessariamente un male, o no?
“Non è un male ma vuol dire che non è più il Pd. Il passato ha dimostrato che in una competizione elettorale la gente sceglie l’originale e non la copia. Orrigoni é la rappresentazione del tipico varesino, ha creato lavoro, viene da una famiglia importante, ha creato una impresa di successo. E’ la prima volta che Varese ha un imprenditore locale che si mette in gioco. Prima non era mai successo.  Si sono sempre criticate le grandi famiglie di Varese per il loro disinteresse e ora che qualcuno ci mette la faccia andrebbe apprezzato, perché lui ha solo da perdere”.

Come vede la campagna di Paolo Orrigoni, rappresenta una continuità con la giunta Fontana?  
“Non è solo vero questo. La giunta porta valori e ideali che condividono tutti i militanti.  La presenza di Orrigoni  è un valore aggiunto, ha dato uno stimolo ai partiti per rinnovarsi. I partiti, e lo dico malincuore, in questi anni non hanno viaggiato al passo del mondo reale. Galimberti invece è organico alla storia del suo partito”.

Torniamo al centrodestra, secondo lei chi vota Malerba fa peccato?
“No. Però loro usano la visibilità del centrodestra per occupare la piazza. Il candidato non lo nomino neanche, perché non merita spazio chi fa campagna solo su vignette e comunicati stampa senza mai parlare di persona. Copiano nomi e slogan di altri, è una chiara strategia per confondere l’elettorato. Se si andrà al ballottaggio useranno i metodi della prima repubblica di cui sono espressione, vorranno fare inciuci e giochetti”.

E voi?
“Al tavolino del ballottaggio per negoziare posti noi non ci stiamo. Ogni voto a quella lista é un voto alla prima repubblica. Se uno ha dei valori di centrodestra l’unico da votare é Orrigoni”.

 

Roberto Rotondo

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