Il Pd: "Il Comune deve contare di più nelle scelte dell'ospedale"

Un’amministrazione più presente, un maggior coinvolgimento del territorio, più parcheggi.
Il centrosinistra, in campagna elettorale, fa tappa all’ospedale di Varese, luogo simbolo dell’attenzione al cittadino, al suo bene più caro: la salute.

Il candidato capolista Andrea Civati, insieme al consigliere regionale nonché segretario Lombardo del PD Alessadro Alfieri e all’onorevole Daniele Marantelli si sono presentati nella hall del monoblocco per annunciare i propri obiettivi.

Andrea Civati ha ricordatol’impegno in consiglio comunale e in commissione sulla questione parcheggi: « La via Lazio è un problema da quando è stata istituita la sbarra all’ingresso dell’ospedale. Noi abbiamo chiesto una regolamentazione del traffico perché si creano lunghe code. Anche la sosta è un argomento spinoso: per esempio abbiamo proposto di ricavare un secondo piano di parcheggi nella zona riservata agli specializzandi: i sistemali attuali permetterebbero soluzioni adeguate a prezzi contenuti. La risposta dell’azienda ospedaliera, però, è stata fredda ( forse perché vanno prima ripiantati i costi del parcheggio mutiliamo di viale Guicciardini, ndr). Stesso problema, in questo caso con una grave responsabilità da parte dell’amministrazione comunale, per quanto riguarda la sosta attorno all’ospedale Del Ponte e che la giunta non ha mai affrontato seriamente in attesa che fosse il privato a risolvere le cose».

Per Daniele Marantelli occorre ridare alla città un ospedale ricco di professionalità importanti: « I muri sono indispensabili, ma ciò che fa eccellente un ospedale sono le professionalità che vi lavorano. Io auspico un impegno corale per riportare a Varese professionisti che qui si sono formati per poi andarsene. Occorre lavorare con logiche diverse per queste aree di confine: qui si investe molto in formazione ma poi il personale opta per luoghi, spesso oltre confine, più remunerativi. Andrebbero previste delle garanzie per chi lavora in aree con questo tipo di concorrenza. Questo Governo non è vero che ha tagliato le risorse ma occorre ripensare alla politica sanitaria perché i ticket scoraggiano la prevenzione e così, lo scorso anno, per la prima volta, ci siamo ritrovati con una decrescita dell’età di vita media».

Il Consigliere regionale Alfieri ha puntato il dito sulla riforma che prevede coinvolgimenti delle amministrazioni ma in misura inadeguata: « Non è possibile un modello che valga per tutti. La sanità metropolitana è diversa da quella di montagna o della zone di confine. Occorre modulare l’offerta sanitaria anche in base alle esigenze espresse da chi, quel territorio, lo amministra da vicino e deve avere il diritto di partecipare all’organizzazione del servizio sanitario»».

Solo un piccolo inciso da parte di Andrea Civati sulla situazione del pronto soccorso: « personale molto professionale ma che lavora in difficili condizioni». Nulla, quindi, sulla capacità dell’ospedale di soddisfare la richiesta di salute della sua città: « I posti letto – spiega Alfieri – sono diminuiti rispetto a dieci anni fa perché è migliorata la tecnica, si sono ridotti tempi del pre ricovero e tempi di degenza. Molte operazioni sono fatte in Day Surgery. Certo, ci sono poi numerose recidive e ricadute che andrebbero analizzate più a fondo. L’ospedale, inoltre, va visto come un centro di riferimento collegato con strutture territoriali dedicate alla lungo degenza o a situazioni di minor gravità» Tutte risposte che vanno ancora organizzate e che al momento non ci sono, mentre è da quasi dieci anni che il numero di posti letto in città è inferiore agli standard. Però sono in arrivo altri 17 milioni di euro ( che si vanno ad aggiungere a quelli arrivati nell’ultimo decennio per rifare il padiglione centrale, i day center 1 e la dialisi) per costruire un padiglione nuovo: « Per migliorare la parte ambulatoriale e diminuire i ricoveri » ha chiarito  Alfieri. Nella nuova palazzina, però, entreranno tutte le specialità che già ora ci sono nella clinica Santa Maria ( a eccezione dell’odontoiatria di Velate) e senza nuovo personale non sarà comunque possibile aumentare le prestazioni già in essere. 

Rimane da chiarire il futuro del Del Ponte: « Deve avere la capacità attirare pazienti da fuori bacino» ha spiegato Marantelli e Alfieri ha aggiunto: « Lo farà se diventerà uno dei poli materno infantili di riferimento in Lombardia. Una decisione che Maroni deve ancora prendere».

Alessandra Toni

Seguici anche su:

Facebook www.facebook.com/varesealvoto
Telegram sul canale telegram.me/elezionivarese
Newsletter: una mail alla settimana per conoscere quello che è successo. Iscriviti alle newsletter dedicate compilando il form all’indirizzo www.varesenews.it/newsletter
WhatsApp: servizio gratuito per riceverlo invia al numero 335 7876883 il testo ELEZIONI ON Varese

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *