I giovani e i loro bisogni, i candidati sindaco rispondono
Una serata per testare i candidati sindaco. Nessun posto a sedere libero e tanti cittadini seduti per terra. Il terzo confronto pubblico tra i cinque aspiranti sindaco, al teatro di San Giovanni Bosco, organizzato dal Centro Giovanile Stoà e dal Decanato di Busto Arsizio, ha attirato l’attenzione di molti cittadini di tutte le età.
L’incontro si è sviluppato in quattro momenti. Nella prima fase, i candidati sono stati chiamati a discutere sui 10 punti contenuti nella Carta per Busto (che sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito ufficiale del Centro Giovanile Stoà), il documento stilato alla fine del percorso di formazione socio-politica “Servire”, che si è svolto negli scorsi mesi al Centro Giovanile Stoà, in collaborazione con la Scuola di Formazione Sociale e Politica per Giovani della Diocesi di Milano.
Ogni candidato ha avuto a disposizione otto minuti in totale per affrontare due dei dieci punti del documento, selezionati ad estrazione. Sono state toccate quasi tutte le richieste dei giovani ai candidati, dal lavoro all’urbanistica, dalla connessione al supporto giovanile e al sostegno alla famiglia.
Alberto Rossi, candidato di Busto a Sinistra, ha dovuto affrontare il tema della vocazione economica del territorio e quello dell’urbanistica. “La vocazione economica del territorio deve connettersi con una visione della vita, dell’ambiente e della salute– ha affermato- per uscire da questa crisi culturale e ambientale”. Sull’urbanistica “Busto ha un grosso problema perchè nel 2013 è stato approvato dall’amministrazione comunale un Piano di governo del territorio che va a saturare tutte le aree rimaste– ha affermato- che non risponde alla domanda di verde e che sottrae delle aree ai servizi”.
Davanti al pubblico numeroso ha chiesto che “la partecipazione alla vita politica e sociale non deve limitarsi al momento del voto, ma deve continuare nel tempo per condizionare le scelte dell’amministrazione”.
Gianluca Castiglioni, candidato del centrosinistra, ha affrontato il tema del lavoro che “è fondamentale e per questo la nostra volontà come coalizione è creare un Assessorato al lavoro” . Sul secondo punto estratto, riguardo il confronto con modelli positivi di amministrazione, Castiglioni ha ribadito “la necessità di amministrare insieme ai quartieri ascoltando le richieste dei cittadini e di collaborare con i comuni vicini”.
Luigi Genoni, candidato del Movimento 5 Stelle, ha parlato di supporto allo sviluppo giovanile. “Serve un progetto per dissuadere i nostri giovani ad andare via dall’Italia– ha dichiarato- Noi pensiamo di istituire punti di telelavoro e coworking”.
Il secondo punto su cui ha dovuto esprimersi il candidato pentastellato è la connessione. Secondo Genoni “le periferie devono essere vicine al centro”, citando il caso del sottopasso di Sant’Anna su cui “devono ancora essere presi in considerazione molti aspetti”.
Andrea Brasca, candidato del Movimento per Busto, ha dovuto occuparsi di connessione e partecipazione. Se sul primo è stato molto conciso affermando che “visto che Busto è capofila nella Valle Olona,bisognerà incentivare il confronto con le altre amministrazioni locali”. Sul secondo punto Brasca ha sottolineato come la “partecipazione sia la parola chiave del Movimento per Busto”. “Noi faremo un’amministrazione che si sposta in mezzo alla gente”
Emanuele Antonelli, candidato del centrodestra, ha infine dovuto esprimersi sul punto del sostegno della famiglia e della vocazione economica del territorio. “Chi ha famiglia non deve essere penalizzato– ha dichiarato- perchè questa è la base della nostra società”. Sul secondo punto, Antonelli vuole “investire sui servizi con l’apertura di mense, sportelli bancari e postali, sulla sicurezza e sulla tecnologia.
“I bustocchi sono grandi lavoratori e l’amministrazione deve essere alla loro altezza– ha continuato- Se non siamo più la Manchester d’Italia spiace, ma questo non deve essere una scusa, bensì una nuova sfida da saper cogliere”.
Dopo la prima fase, una breve pausa dall’ambito politico, durante la quale i candidati sono stati “interrogati” sulla città di Busto Arsizio con domande di cultura generale. I cinque aspiranti primi cittadini hanno in seguito risposto ad alcune domande del pubblico prima di passare all’ultima fase, in cui ognuno ha avuto a disposizione tre minuti per fornire ai cittadini un motivo valido per votare uno piuttosto che un altro candidato alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno.
Andrea Brasca ha puntato sulla “concretezza del lavoro del Movimento per Busto”; Emanuele Antonelli sulla propria esperienza;Luigi Genoni sui tre punti cardine del programma del Movimento 5 Stelle (coerenza, trasparenza e servizio); Gianluca Castiglioni proponendosi come “il cambiamento che vuole Busto Arsizio”; Alberto Rossi partendo dall’affermazione di Castiglioni per dichiarare che “Busto ha bisogno di cambiare aria perchè quest’ultima è effettivamente inquinata”.
Yelena Apebe