Il Pd diffida Roberto Maroni

Aggiornamento della vicenda Maroni a Varese. Riceviamo e pubblichiamo questa nota del consigliere regionale e segretario regionale Pd Alessandro Alfieri:

Il Partito democratico ha inviato oggi una diffida al presidente Maroni che questo pomeriggio terrà una conferenza stampa presso il comune di Varese a Palazzo Estense nella doppia di veste di presidente di Regione Lombardia e candidato al comune di Varese. Secondo l’articolo 9 della L.N.28/200 è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione. “Comprensibile la paura di perdere a Varese, ma non può fregarsene completamente delle regole” dichiara il segretario regionale del Pd lombardo Alessandro Alfieri.

Sulla scelta del governatore della Lombardia Roberto Maroni (nonché capolista della Lega a Varese) di fare la Giunta e tenere la conferenza stampa al comune di Varese, erano già intervenuti il consigliere regionale Pd Alfieri e il segretario cittadini Pd Luca Paris.

Alfieri:

 

“La Lega è senza vergogna. In spregio al più elementare bon ton istituzionale, Maroni decide di fare la Giunta e di tenere la conferenza stampa presso il comune di Varese città dove lui stesso è candidato. La paura di perdere deve essere tanta se arriva a utilizzare l’istituzione regionale e i soldi dei lombardi per farsi campagna elettorale. Domani presenteremo subito un esposto agli organismi competenti”.

 

Paris:

 

Candidandosi alcuni giorni fa come consigliere comunale a Varese, Maroni aveva scosso gli  equilibri interni della coalizione che sostiene Orrigoni, indebolendo politicamente la figura di quest’ ultimo e creando potenzialmente i presupposti politici per una situazione che negli Stati Uniti viene definita come “anatra zoppa”.

Nel frattempo il Tribunale di Milano ha accolto una richiesta, dello stesso Maroni, di rinvio e sospensione di un procedimento a suo carico, in quanto Maroni si è candidato a Varese.

Adesso, lo stesso Maroni decide di fare svolgere la riunione della Giunta regionale a Varese, e formulerà, non é difficile prevederlo, le solite proposte  che i varesini sentono ormai da più di vent’anni.

A proposito, chi paga gli spostamenti di assessori, personale, attrezzature e altro da Milano a Varese? Naturalmente i varesini, insieme agli altri lombardi, come sempre!

Crediamo che sia ora di dire basta a questa politica fatta di sole promesse calate dall’alto e che invece sia venuto il momento dei fatti concreti.

Crediamo che chi si candida a Varese debba parlare prima di tutto con i varesini, come sta facendo Davide Galimberti e come stiamo facendo tutti noi, andando in ogni quartiere della Città, per conoscere i veri problemi e trovare insieme le possibili soluzioni.

Per fare, davvero, ripartire Varese.

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