Redentore, quartiere tra voglia di riscatto e senso di abbandono
Pochi servizi e negozi, molte aree verdi e tanta voglia di riscatto. È il ritratto del quartiere periferico del Redentore, a cui abbiamo fatto visita giovedì 28 aprile. “Vivendo” le vie del rione si coglie, da una parte la voglia di sfatare il “mito” di quartiere malavitoso, dall’altra la sensazione di sentirsi un quartiere “dimenticato”.
I LUOGHI– La Parrocchia, circondata dal verde in via Guido D’Arezzo, è piuttosto isolata ma in piazza c’è un grande parcheggio a disposizione dei cittadini. La vita del quartiere si sviluppa principalmente attorno all’oratorio, in via Rodari, ma non esistono veri e propri centri di aggregazione. In via Rodari 25 il centro di ascolto SS Redentore, a sostegno delle persone in difficoltà, apre il giovedì dalle 17.00 alle 19.00 mentre in via Salgari troviamo la sede dell’ Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (qui dal 12 maggio 2012).
In via Vesuvio 24, la comunità di recupero per tossicodipendenti Marco Riva, fondata nel 1987 da don Isidoro Meschi e una decina di volontari rappresenta un luogo particolarmente caro alla comunità perchè fu proprio qui che, il 14 febbraio 1991, don Lolo venne ucciso da un ragazzo psicolabile di cui si prendeva cura.
Altro luogo importante per il rione è la chiesetta di santa Madonna in Veroncora. Ogni anno, la famosa festa omonima, attira i cittadini da ogni parte della città, che considerano l’evento come un prezioso momento di incontro (quest’anno la festa si è svolta dal 28 marzo al 3 aprile).
LA VIA ROSSINI– Soprattutto in passato, via Rossini era tristemente nota ai cittadini di Busto per essere mal frequentata, contribuendo a far crescere nell’opinione pubblica l’idea di una zona pericolosa e “poco raccomandata”. Oggi invece, la via sembra essersi “riscattata”
Principale luogo d’incontro è il bar/pizzeria StarLight, a poca distanza dal parco pubblico Pastore e dalla scuola statale Marco Polo. I giovani Gionni e Marzia hanno aperto il locale quattro anni fa ed oggi hanno molti clienti che arrivano da altri quartieri. “Se passate da noi nell’orario aperitivo, soprattutto al sabato, non sembra proprio di essere in via Rossini – ci dice la proprietaria, Marzia Cannavò – Tra poco apriremo anche l’area all’aperto e l’unico problema saranno le zanzare”. Infatti, a tal proposito, se Marzia potesse formulare una richiesta, chiederebbe al futuro sindaco “una disinfestazione della zona dalle zanzare, che ogni anno fanno letteralmente scappare i clienti”. Anche se potrebbe sembrare una richiesta banale, il problema comporta un costo non trascurabile per i proprietari: “Per essere attenta ai miei clienti spendo tanti soldi in prodotti contro le zanzare che posiziono con cura in ogni tavolo– afferma Marzia- una disinfestazione eliminerebbe anche questi costi”.
Poco più avanti, sempre in via Rossini, incontriamo il secondo negozio del quartiere, aperto da più di trent’anni. È il negozio di acconciature di Cosimo Epifani, che ci parla del Redentore come un rione che nel corso degli ultimi dieci anni è cambiato molto. “Una volta il quartiere era più vivo, viveva grazie ai settori edilizio, metalmeccanico e tessile – racconta Cosimo – Oggi con la crisi tanti italiani si sono trasferiti e qui nel rione sono arrivati tanti stranieri, con culture e mentalità diverse, ma non è vero che siamo una zona pericolosa”. Secondo Cosimo “qui si è sempre vissuto nella tranquillità, le vicende di malavita accadono ovunque”. L’ unica tristezza, è la presenza di pochissimi negozi nel quartiere: “Sto sperando che affittino o vendano il negozio qui di fianco per ravvivare il rione”.
All’incrocio tra via Azimonti e via Rossini, troviamo l’edicola del signor Vittorio Luoni, che la gestisce dal 2011. Un’edicola “tutto fare” perché Vittorio vende di tutto, dai giornali ai quaderni, dalle caramelle alle lattine di coca cola per due motivi principali: “Sopravvivere e fornire tutti quei servizi di cui il quartiere sente la mancanza”. “Non c’è una farmacia né un ufficio postale – dice Vittorio – la mia idea è che a Busto i servizi siano stati mal distribuiti sul territorio”. Al contrario di Cosimo, per Vittorio questo è un “quartiere dormitorio, completamente dimenticato dalla città”.
VIABILITÀ– In termini di viabilità, il traffico di via Rossini rappresenta, da sempre, un problema. Le auto percorrono la strada, soprattutto di notte, ad alta velocità e ci sono ancora pochi attraversamenti pedonali lungo la via. Inoltre, in alcuni punti, le auto parcheggiate ai lati della strada rendono difficoltoso sia il passaggio sia la visibilità. La Via Rodari è stata recentemente asfaltata e un punto di grande forza del quartiere sono i parcheggi. Ce ne sono diversi, spaziosi e ben organizzati, ma finiscono spesso per essere utilizzati come luogo di ritrovo delle compagnie, piuttosto che per la loro funzione primaria.
TRASPORTI– Per raggiungere il quartiere è disponibile il servizio autobus STIE linee 55, 2, 3, 5.
Yelena Apebe