I comitati "strigliano" i candidati sul futuro di Accam
E’ stata una delle domande centrali del confronto con i candidati sindaci di venerdì scorso: Accam. Ma se da un lato tutti i candidati hanno espresso la volontà di chiudere l’impianto dall’altro ci sono state posizioni differenti. Ed è proprio queste che ricostruiscono il Comitato RifiutiZero e il Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano.
“Genoni (Movimento 5 stelle), Rossi (BAS) e Brasca (Movimento X Busto) hanno rimarcato l’importanza di questa decisione e dell’avvio di un piano secondo i principi di Rifiuti Zero -scrivono in una nota- mentre Castiglioni (centro sinistra) e Antonelli (centro destra) hanno mostrato posizioni più prudenti in quanto subordinano la chiusura di Accam a una serie di se: se ci sono le condizioni economiche, se la riconversione è sostenibile, se gli altri comuni fanno la loro parte, se si trova un altro terreno”.
Proprio per questo “vogliamo lanciare un appello ai due candidati di centrodestra e centrosinistra affinché considerino più approfonditamente il tema Accam e il ruolo trainante che Busto Arsizio può e deve avere nel far rispettare le scelte dei soci”. La preoccupazione riguarda anche il fatto che “ci sembra che l’azienda non stia lavorando nella direzione del mandato dei soci, per una vera riconversione, ma si stia concentrando solo sulla chiusura dei bilanci: Che fine ha fatto il bando per la fabbrica dei materiali? A chi è stato affidato il progetto? Perché non si procede almeno con la separazione delle plastiche e la lavorazione dei RAEE come avevano chiesto i soci?”.
Domande che si associano ad una precisazione: “A chi pensa di prolungare la vita dell’inceneritore oltre il 2017, per mere questioni economiche, ricordiamo che la salute dei cittadini e dei borsanesi non può passare in secondo piano e noi saremo attenti affinchè tutte le prescrizioni normative vengano rispettate compresa la riduzione delle emissioni entro gennaio 2018“.