Matteo Salvini, Segretario Federale della Lega Nord, è stato a Gallarate per sostenere il candidato sindaco Andrea Cassani, in corsa con la coalizione di centrodestra formata da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Civica, Libertà per Gallarate e altre forze della stessa area.

«È una soddisfazione avere un candidato sindaco leghista, Gallarate ha l’opportunità di cambiare, possiamo dare una svolta», dice Salvini. «La Lega è il primo partito di centrodestra e, mentre alcuni puntano i piedi, noi siamo capaci anche di fare un passo indietro nelle città in cui ci proponiamo, come nel caso delle primarie a Busto Arsizio, dove sono state fatte scelte diverse e noi le sosteniamo».

Hanno fatto notare al Segretario Federale del Carroccio la situazione difficile di Gallarate, con i diversi problemi legati alla città, quali la percentuale di clandestini più alta rispetto alla media regionale e la il rischio dell’arrivo di profughi all’ex caserma dell’aeronautica (un’ipotesi che la Lega paventa da tempo, anche se ancora senza riscontro). «Si tratta di scelte figlie di un’ideologia di sinistra per cui i gallaratesi e gli italiani vengono dopo. Un sindaco della Lega Nord dirà di no, anche se dovesse chiamarlo Renzi – dice Salvini –. Perché con pochi soldi in cassa prima devono venire gli italiani, la nostra gente».

E riguardo alla Serracchiani che durante la sua visita a Busto Arsizio ha detto di portare fortuna, commenta: «Andate a chiedere a un friulano qualsiasi se la Serracchiani porta fortuna. Il centrodestra è compatto tranne qualche amico di Renzi: ce la giochiamo tutta al ballottaggio».

Infine, sulla candidatura dell’ex leghista Roberto Borgo, in corsa con la lista civica Progetto Comune, dice: «La Lega è la Lega, non vogliamo i voltagabbana. Non si tradiscono anni di battaglia per la cadrega».

Camilla Malacarne