Paolucci, D'Aquaro, Agostini, Cherubino: si allarga la squadra di Orrigoni

Donne e uomini, associazioni, volontari. Uniti per Varese e per chi, in città, è in difficoltà e ha il diritto di non restare indietro. Elena Merella Paolucci, fondatrice e presidente del Lions Club Varese Insubria, Laura D’Aquaro, volontaria e componente dell’associazione LILT, Francesco Agostini, vicepresidente Adiuvare, Tommaso Cherubino, avvocato impegnato nella “lotta contro lo smantellamento dello stato sociale”: quattro persone che a Varese porteranno le loro esperienze del mondo del terzo settore e del volontariato per migliorare la rete e dare concrete opportunità alle associazioni. Fanno parte della lista Paolo Orrigoni Sindaco. 

Anzi della “squadra” come tengono a sottolineare. “Insieme, solo mettendo insieme le realtà positive cittadine faremo bene: c’è una sostanziale differenza tra l’abitudine di molti all’inutile parlare e la volontà di chi davvero realizza ogni giorno azioni di servizio. Questo dobbiamo trasmettere ai varesini”.

Una testimonianza diretta arriva da Francesco Agostini, vicepresidente di Adiuvare (Associazione diabetici uniti Varese), onlus fondata nel 2011 allo scopo di dare un sostegno concreto alle persone malate di diabete, con particolare attenzione ai giovani e alle loro famiglie: “Nella mia esperienza – spiega – ho trovato che un’informazione corretta e una giusta comunicazione siano indispensabili nell’aiuto. Gli enti hanno un compito fondamentale nel sostenere le associazioni, rendendone efficaci le azioni e gli obiettivi”.

Elena Merella Paolucci ha un sogno: “Far crescere il day hospital per i bambini e renderlo autonomo, senza che i piccoli pazienti, per alcune cure, si debbano spostare da Varese con i tanti disagi che ne conseguono”.

Laura D’Aquaro, dopo aver affrontato un periodo difficile, si dedica al volontariato con grande passione. “Vorrei portare la mia esperienza nell’ambito associativo cittadino, per dar voce e corpo alla passione e alla generosità di tante persone che prestano il loro prezioso tempo ad aiutare il prossimo” spiega.

Tommaso Cherubino intende lavorare sulla massima collaborazione con le associazioni, soprattutto nell’ambito medicale. “Odio le liste da attesa dovute ai continui tagli alla sanità, dobbiamo vigilare attentamente e far convogliare le risorse necessarie alle nostre associazioni locali” precisa.

“Grazie ai nuovi candidati – ha detto il candidato sindaco del centrodestra Paolo Orrigoni -: il terzo settore e il mondo del volontariato sono parte fondamentale della comunità. Nelle nostre idee di programma hanno un ruolo primario perché il loro lavoro e il loro impegno sono primari nella nostra Varese, anche in termini di tempo. Per questo vogliamo realizzare la Banca del tempo”.

Tra le prime idee da realizzare, una mappa delle sedi sul territorio, in modo da razionalizzare spazi e  servizi a favore delle associazioni,  individuare le priorità e usare al meglio le risorse disponibili. Sarà realizzata una banca dati dei finanziamenti, per sostenere la raccolta fondi per i progetti con finalità sociali locali.

Accanto al lavoro delle associazioni, il Comune dovrà svolgere un lavoro di supporto e anche in questo caso di sburocratizzazione, con piccole pratiche subito realizzabili, come il potenziamento dello sportello Ufficio relazioni con il pubblico e il front-office dei Servizi sociali. “Se chi ha difficoltà – spiegano i nuovi candidati – trova un interlocutore pronto e attento, che può indirizzare e fare da tramite anche con il privato sociale, la velocità di intervento sarà assicurata.

Attenzione particolare agli anziani: nel programma che si sta mettendo a punto, è previsto l’aumento di fondi per un servizio di assistenza domiciliare agli anziani. Il valore della famiglia e della persona vanno tutelati anche mettendo le famiglie nelle condizioni di assistere i propri anziani tra le mura domestiche, creando anche in questo caso una sinergia pubblico-associazioni. La necessità di sviluppare e potenziare il servizio domiciliare deriva da dati oggettivi: a Varese circa il 25% della popolazione è over 65.

I profili dei candidati

Francesco Agostini

Nato a Luino, 44 anni, è cresciuto a Laveno e nel 2004 si trasferisce a Varese. E’ sposato con Gabriella e ha due figli. Da più di 20 anni è impiegato come responsabile commerciale presso la società Ducale, casa discografica e distributore di compact disc con sede a Brebbia. Dal 2010 è nell’ Adiuvare – Associazione Diabetici Uniti Varese e ha apportato significativi contributi nell’organizzazione di eventi legati allo sport e ad una corretta alimentazione. Dal 2014 è vice-presidente. Ha a cuore la valorizzazione del territorio anche in funzione di un approccio salutare per mezzo del patrimonio naturale.

Tommaso Cherubino Nato a Varese nel 1976, si diploma al Classico Cairoli e si laurea in Giurisprudenza a Pavia e in Diritto commerciale a Philadelphia. Ha lavorato come avvocato a New York e Zurigo, prima di fondare nel 2011 una start up medicale che riduce i costi  e le spese ospedaliere. Vive tra Pavia e Varese con la sua fidanzata Chiara. Ama leggere e andare a teatro. Negli anni dell’università si è impegnato nel volontariato, con lezioni ai bambini disagiati e assistenza alle persone paraplegiche. Non gli piacciono le liste d’attesa in ospedale dovute ai tagli alla sanità, e lotta contro smantellamento dello stato sociale.

Elena Paolucci Nata a La Maddalena nel 1945, da 52 anni risiede a Varese, ha tre figli e cinque nipoti, è una cuoca (quasi) professionista. Ha frequentato l’Università Cattolica e ha due lauree, una in lettere e una in scienze motorie. Ha insegnato in vari istituti, alle medie, al liceo e alle magistrali. Negli ultimi cinque anni ha insegnato Pedagogia all’Università dell’Insubria come professore a contratto. Con alcuni amici ha fondato ed è presidente del Lions Club Varese Insubria che in poco tempo ha raggiunto i 50 soci e che lavora per la Fondazione Ascoli e il Banco Alimentare e collabora con tante associazioni del territorio. Il suo sogno, insieme al marito Massimo, primario radiologo e capodipartimento in pensione: far crescere il day hospital per i bambini e renderlo autonomo, senza che i piccoli pazienti, per alcune dure, si debbano spostare da Varese con i tanti disagi che ne conseguono.

Laura D’Aquaro

Nata a Varese, classe 1976,  diplomata al Liceo Classico Cairoli, felicemente sposata con Stefano e, per ora, mamma di una incantevole gatta. Da sempre impegnata nel volontariato e in attività associative di Varese e Provincia, che le hanno permesso di conoscere e confrontarsi con i bisogni del prossimo. Per anni volontaria soccorritrice presso l’SOS dei Laghi, ora volontaria e membro del CD della LILT, delegazione di Varese, una delle realtà importanti presso l’Azienda Ospedaliera cittadina che l’ha accompagnata in un periodo difficile della vita, rafforzando il bisogno di mettersi al servizio degli altri.

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