"Spairani in Amsc? Una gestione fantasma"
«Una gestione fantasma». Così Forza Italia Gallarate definisce la gestione di Amsc da parte di Luciano Spairani, il «manager scelto dall’amministrazione di sinistra e dal sindaco, protempore, ing. Guenzani».
«A seguito delle ultime notizie apprese in merito alla gestione degli appalti Amsc, l’ing. Spairani, crede che basti dire che la responsabilità sia sua. Forse basta per “lavarsi la faccia”, ma allo specchio l’immagine di fondo rimane sempre la stessa. Quella di una grigia incapacità assoluta e di una situazione fuori controllo. Ci dispiace – contnua FI – per l’ultimo grande manager scelto, se ultimo sarà, che sia sua la responsabilità è fuor di dubbio, ma lo scettro è prima ancora del sindaco, che evidentemente pensava bastasse mettere l’uomo ombra della giunta, a muovere le fila dietro a quello che dovrebbe essere il numero uno, che non è, per coprirne le magagne».
La presa di posizione arriva dopo una serie di casi recenti, tra cui quello della fornitura di sacchetti per la raccolta differenziata (vedi qui) o un affidamento diretto per le manutenzioni alla piscina della Moriggia. «Gli uffici, sotto la guida Spairani, riescono a spaziare dalla mancata assegnazione di un appalti, con errori, rinvii e ricorsi, che durano mesi e mesi, fino all’assegnazione di un servizio in meno di 24 ore. Altro che “incarico di garanzia”. Le dichiarazioni rilasciate da chi amministra, oggi, anziché chiarire i fatti, gettano ombre ben più inquietanti. Certo che l’affidamento diretto, fiduciario, sotto soglia è legittimo. E’ come sia stato determinato che lascia basiti. Si è stabilito un limite temporale, 5 mesi, che fatalità porta ad una base d’appalto pari a 40 mila che è giusto quella che determina la soglia per evitare la procedura pubblica, evidentemente una scelta di chi amministra! Un periodo di 5 mesi a fronte di una prestazione che si renderà necessaria anche dopo il 31 agosto. Un caso. Un fatto che, preoccupa, anche e soprattutto, in vista dei prossimi lavori di manutenzione e riammodernamento dell’impianto, che già ha visto l’assegnazione del progetto ad un professionista, anche qui in modo fiduciario (chissà quale base di calcolo è stato utilizzato), che, per altra fatalità, è lo stesso dello studio che si era proposto nel 2014 per un project financig».
Forza Italia pone anche alcune domande: «Il manager non sapeva già dallo scorso anno che con la cessione del personale, addetto alle manutenzioni, sarebbe stato necessario provvedere al rimpiazzo operativo per la piscina, come in altri settori ? Si è dimenticato che Alfa srl avrebbe dovuto partire dal 1° di gennaio ? E in questi mesi non c’era il tempo per una gara di “garanzia” ? Ah no, lui si occupa solo di svolgere la mission di smantellare, non di gestire la società. O forse, cosa più preoccupante, qualcuno pensava di poter usare ancora lo stesso personale, pur avendolo “scaricato”, caricandone i costi, alla nuova società deputata al servizio idrico integrato? Se da una parte l’assessore al bilancio ha pensato a come tagliare “un tentacolo”, l’amministratore unico non ha pensato a cosa fare il giorno dopo. O forse ingenuamente, avrà pensato di poter continuare a godere, in uso promiscuo, dei suoi vecchi dipendenti? Magari con qualche consulenza, a chi passato in Alfa. Altro che “tentacoli” da amputare o “poltrone inutili” da eliminare. Oggi assistiamo ad . E tutto questo con il bene placido di PD, SEL e CèV, che come un discorotto, ironicamente, suonano l’inno della loro gestione».
Per Forza Italia – forza trainante del centrodestra che candida Cassani – «è necessario voltare pagina, guardando avanti, nella speranza che dopo Attila, rimanga anche solo un germoglio dal quale far rinascere Gallarate».