Gallarate 'fallimentare'? "Cassani chieda a Caianiello"

Il Partito Democratico di Gallarate “analizza” la prima uscita di Andrea Cassani, il candidato sindaco del centrodestra che sabato ha anticipato non il programma, ma alcune “linee guida” – per così dire – sui temi da affrontare. Dall’uso degli immobili comunali al tema del “degrado”, dal giudizio (decisamente negativo) sull’amministrazione Guenzani al riuso di aree in via di dismissione, come il “casermone” di viale Milano.

«Questa volta ci sono i contenuti. E che cosa dice il candidato Sindaco? Stando alle cronache esordisce con l’affermazione “Sono giovane, non voglio compromettermi”. Con chi? Con che cosa? Non lo dice. Un concetto però è chiaro: l’attuale Sindaco Edoardo Guenzani è stato il curatore fallimentare di Gallarate e lui, Cassani, non vuole ricoprire lo stesso ruolo. Domanda: il candidato leghista sa che il curatore fallimentare interviene dopo che qualcuno ha provocato un crack finanziario? E chi ha amministrato la città prima di Guenzani? Suggeriamo ad Andrea Cassani di chiedere lumi a quel Nino Caianiello che in caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni sarà il vero Sindaco di Gallarate e che, dopo il risultato delle primarie a Busto Arsizio, potrebbe non accontentarsi degli assessorati promessi dalla Lega Nord a Forza Italia».

Il Pd attacca anche sui contenuti espressi nella presentazione dell’aspirante sindaco di centrodestra: «Pare voglia occuparsi di sicurezza, famiglia, partecipazione, sviluppo, territorio e benessere. Come? Non lo dice. Però vuole chiudere la consulta stranieri. Che cosa gli ha fatto la consulta stranieri? Non lo dice. Ha poi, Cassani, individuato il dismesso deposito dell’aeronautica come possibile volano di sviluppo. Vuoi vedere che il candidato leghista è andato a leggersi il Piano di Governo del Territorio approntato dall’attuale amministrazione, che dice esattamente la stessa cosa?»

Altro nodo citato da Cassani, l’uso di alcuni edifici in cerca di una definitiva, nuova funzione. «Al candidato Sindaco non piacciono né l’utilizzo che si fa di Palazzo Minoletti né il progetto per la nuova biblioteca alle ex scuole Gerolamo Cardano. Perché? Non lo dice. Uno dei due edifici è già stato parzialmente restaurato e messo a disposizione della città, i lavori per recuperare l’altro stanno per incominciare. Se eletto, Cassani proseguirà su questa strada o lascerà gli immobili deserti e fatiscenti perché le scelte dell’attuale amministrazione non gli vanno a genio?»

Infine, uno dei temi più spesso evocati, a Gallarate, ma anche in altre realtà: il degrado. «Cassani si lamenta che Gallarate è degradata. Chissà se condivide le parole del Sindaco uscente di Varese, il leghista Attilio Fontana (citate da questo articolo): «Se aprite Facebook trovate di tutto su tutte le città. Trovate la pagina chiamata “Bergamo fa schifo”, “Como è sporca” e via dicendo. Certo: gli angoli sporchi, gli esempi di degrado ci sono ovunque, pure qui. Ma attaccarsi a questo, guardare solo questo è la dimostrazione di quel che succede quando la nullità giunge al potere».

La piazza di Gallarate

La piazza di Gallarate

E infine una piccola polemica sulla conoscenza della città: «Sui social network gira infine un video nel quale il candidato Sindaco lamenta, alle sue spalle, la presenza di perditempo in piazza Garibaldi. Solo che il video è stato realizzato in piazza Libertà. Probabilmente la vita lavorativa lontano da Gallarate gli ha fatto perdere contatto con la realtà cittadina. Ci auguriamo che si chiarisca le idee in tempo per la sua prossima autopresentazione come candidato Sindaco».

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