Primarie del centrodestra, Vignati outsider di lusso
E’ stato definito il vaso di coccio tra due vasi di ferro (Antonelli e Reguzzoni), Eugenio Vignati, 59 anni medico chirurgo con grande esperienza come direttore sanitario in diversi ospedali lombardi, fama di incorruttibile e di salvatore di diversi ospedali sull’orlo della chiusura. Sarà lui il terzo candidato alle primarie del centrodestra con il benestare del senatore e sette volte sindaco Gianpietro Rossi e la sua lista Indipendenti di Centro.
Vignati ha un curriculum vitae di 30 pagine che trovate qui nel quale è riassunta una carriera di grande spessore dal punto di vista sanitario ma negli anni si è anche occupato di politica e di amministrazione: «Sono stato consigliere comunale della Dc a Busto Arsizio dal 1980 al 1994 – racconta lo stesso Vignati – in quegli anni sono stato presidente di commissione, capogruppo e anche assessore. Erano anni diversi da quelli che stiamo vivendo, la politica si occupava di scelte strategiche ed etiche e non era ridotta alla sola amministrazione pura e semplice».
Proprio da qui vuole ripartire il suo impegno politico: «Credo che un sindaco debba saper volare alto – spiega – deve essere la guida della città e deve far passare nella macchina comunale i suoi indirizzi». Il suo faro è, naturalmente, il sindaco emerito Gianpietro Rossi che ha potuto vedere all’opera sin dagli anni ’70 quando era un giovane membro della Dc: «Dal senatore ho imparato molto, lui è stato e continua ad essere una figura di riferimento per me».
Infine sulle primarie dove dovrà assumere il ruolo di outsider ma senza timori reverenziali: «Credo che le primarie siano uno strumento utile a tenere compatta la coalizione – spiega Vignati – io credo di poter dare il mio contributo di idee attraverso questa competizione».