«Ho sempre avuto ruoli perché eletto, ma ho continuato a vivere del mio lavoro, non di politica». Giuseppe De Bernardi Martignoni è il capolista di Fratelli d’Italia a Gallarate: nei mesi scorsi è stato protagonista delle prese di posizione del partito della “destra nazionale”, rivendicando un ruolo di FdI nella coalizione di centrodestra che sostiene Andrea Cassani.

De Bernardi Martignoni snocciola il suo percorso politico: «Sono stato consigliere provinciale nel 1997-2002, eletto, unico consigliere di Alleanza Nazionale. Poi dal 2002 al 2007 sono stato assessore alla sicurezza e dal 2008 al 2013 assessore allo sport, innovazione, commercio. Dal 2006 consigliere comunale eletto e capogruppo di An, dal 2011 nel PdL, poi passato a FdI: non ho mai aderito a Forza Italia, ero nel gruppo consiliare ma senza tessera».

Nel 2003 è stato anche candidato al Senato, nel 2013 candidato in Parlamento nel collegio Lombardia 2. A chi lo accusa di aver vissuto per alcuni anni di politica, risponde: «Dal 1982 faccio il taxista. Non ho mai smesso di guidare il mio taxi: ho sempre fatto politica, dal 1976, non per professione ma per passione».

Consigliere comunale uscente, di cosa si è occupato? «Negli ultimi cinque anni mi sono occupato principalmente del degrado e della sicurezza: la battaglia più grossa è stata per lo sgombero degli abusivi dalle ex Officine e dal sottopasso di via Pacinotti. Ma anche per i parchi di viale Milano e via Mameli, per la situzione via Ivrea. Ho denunciato la situazione delle telecamere fuori servizio nei cimiteri. Ho presentato più di 150 tra question Time e interrogazioni: sono l’unico consigliere con così tanti provvedimenti amministrativi portati avanti».

Nel programma di Cassani, su cosa si impegnerà di più? «Oltre che sul tema della sicurezza, m’impegnerò proponendo e realizzando la parte legata allo sport e alle attività sportive, ai grandi eventi. Con l’esperienza in provincia, so che lo sport può essere grande volano per l’economia: portare eventi di un certo livello – come è stato il Mondiale di ciclismo nel 2008  – porta beneficio all’economia».

C”è qualcosa che “salverebbe” dell’operato della giunta uscente? «Di quello che hanno fatto, la cosa migliore è l’asfaltatura della Mornera, anche se non è stata completato intervento sulle ciclabili».

La scelta dell’amministrazione che ritiene meno condivisibile? «Il tratto di ciclabile di viale Milano che si ferma a via Tiro a Segno, non si capisce perché».

Quale sarà la prima cosa su cui s’impegnerà se sarà eletto? «Portare un evento sportivo importante per dare lustro alla città. E poi rivedere il bilancio che è sproporzionato in alcuni settori penalizzandone altri, riequilibrandolo sui bisogni effettivi dei cittadini».

Vale a dire…  «Sistemare il degrado delle periferie e del centro, rilanciando con eventi, non solo sportivi. Cercando anche soluzioni alternative “strutturali” per abbellire il centro, nuovo arredo urbano. Anche la manutenzione ordinaria, che sembra banale ma banale non è».