Abbiamo intervistato Elisa detta Lila Madrigali, candidata della lista civica La Nostra Gallarate 9.9. «Una donna con un’energia che sorprende», dice di lei il candidato sindaco Rocco Longobardi.

Perché si è candidata? Ho la convinzione che La Nostra Gallarate 9.9 possa compiere grandi innovazioni per la città contando sulla sinergia delle singole persone che costituiscono la lista. Nel mio piccolo, ho sentito la spinta a voler fare qualcosa in prima persona per il miglioramento della qualità di vita di chi abita Gallarate.

Da quanti anni vive a Gallarate? Mi sono trasferita da Pisa a Gallarate nel 2005.

Che idea ha della politica? Politica è una parola che nel tempo ha subito una forte sporcatura. Troppo spesso si associa a personaggi che fanno tutto tranne rappresentare la popolazione. Il mio sogno? Riportare la parola “politica” alla propria etimologia, ovvero “che attiene alla città”.

Quali sono i suoi maestri di vita? I miei genitori Pierluigi e Laura. Nella loro semplicità hanno saputo infondermi valori forti e fiducia nel domani.

Qual è il primo intervento che dovrebbe fare il futuro sindaco? Gallarate ha bisogno di vita. Ha bisogno di interventi mirati al vivere in piazza, alla collettività, alla cultura, alla coesione sociale: la creazione di eventi ed infrastrutture destinate ad ospitarli sarebbe auspicabile come prima azione. Ciò porterebbe ad una rivitalizzazione della città, al ritorno delle persone a vivere il centro urbano ed alla diminuzione del degrado.

Quali sono i tre settori più importanti su cui agire? Come premettevo sopra, si rendono necessari interventi ed azioni mirate contro il degrado urbano e gli atti vandalici, specialmente nelle zone del centro. In seguito, rendere accessibile a tutti il centro città tramite azioni di rimozione delle barriere architettoniche ed attuazione di piani di aggregazione per i giovani.

Qual è la critica maggiore che farebbe a chi ha governato in questi cinque anni? Ho riscontrato difficoltà, da singolo cittadino, nel comunicare con l’amministrazione. La Nostra Gallarate 9.9 vuole costituire un’amministrazione collaborativa, presente sul territorio e contattabile. che rappresenti la persona e si prenda cura delle sue problematiche.

Qual è la cosa migliore che ha fatto l’attuale amministrazione? Ci sono stati miglioramenti nell’eliminazione di alcune barriere architettoniche segnalate. Una grande vittoria è stata rimozione della tassa sulle pedane mobili dedicate al transito di disabili.

Tra innovazione e tradizione a cosa darebbe più spazio? Senza dubbio alcuno, innovazione.

Chiudono sempre più attività in città. Che cosa farebbe per contrastare questa situazione? Le attività chiudono perché c’è mancanza di comodità nel vivere il centro. I parcheggi sono pochi, molto cari, spesso non sono sicuri; c’è una forte presenza di barriere architettoniche; mancano i servizi igienici. Al cospetto di un centro commerciale dove tutte queste cose vengono assicurate, la visita al centro città ed alle attività che la costellano viene a mancare. Agire sulla modernizzazione del centro porterebbe senza dubbio una maggiore affluenza di clientela ed attività più floride.

Cosa non vorrebbe vedere nella sua città? La giustificazione di tutti i reati minori, come per esempio il parcheggio selvaggio, l’occupazione abusiva di stalli per disabili, le violazioni delle norme sulla quiete pubblica e così via. Vorrei una città in cui non esista un grado minore o maggiore di trasgressione, dove le sanzioni vengano applicate per tutti senza nessuna distinzione.

Cosa le dice diritti civili? La base dell’uguaglianza. Pari diritti, pari opportunità, uguaglianza senza nessuna differenza fra persone: che le etichette vengano messe sui barattoli di marmellata, non sulla gente.

CM