"Nessun attivista M5S ha il diritto di presentarsi come candidato sindaco"

«In caso di mancata assegnazione del logo del MoVimento, non solo non daremo vita a una lista civica ma tanto meno confluiremo in quelle già esistenti sul territorio». Così Gallarate in MoVimento, uno dei due meetup del Movimento Cinque Stelle gallaratese, chiarisce la sua posizione in vista delle elezioni comunali di giugno.

«Come altrove, anche a Gallarate sono presenti due meetup del Movimento, e, in vista delle elezioni amministrative di giugno, è da più di un anno che, senza successo, cerchiamo di costruire una sola squadra pentastellata».

«Abbiamo sempre cercato il dialogo tra i due meetup – spiegano i Gallarate in MoVimento -, finché il 17 gennaio Cosimo Petraroli e Paola Macchi ci scrissero che non si sarebbe tenuta la riunione di incontro tra i due gruppi di Gallarate perché i GallarateCinquestelle (l’altro meetup del Movimento Cinque Stelle gallaratese) avevano votato per non venire, “quindi sarebbe inutile farla”».

«Con nostro rammarico non è stato quindi possibile dialogare con chi si arroga dei diritti che non ha e, anzi, ci attacca senza fondamento alcuno. Non esistono storici né fuoriusciti, esistono cittadini attivi che dovrebbero essere motivati dalla rivoluzione culturale del MoVimento».

«Abbiamo dunque chiesto allo staff del M5S di indire le comunarie, ma non è stato possibile (ne avevamo parlato qui, ndr). Tuttavia, il nostro impegno non poteva fermarsi senza provare altre strade. Abbiamo presentato una lista da certificare per l’utilizzo del simbolo, senza il quale, in ogni caso, non concorreremo alle elezioni amministrative né appoggeremo nessuno dei candidati sindaco in corsa».

«A oggi a Gallarate nessuno ha ottenuto la certificazione del MoVimento, pertanto nessun attivista ha il diritto di presentarsi come candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Gallarate. La nostra candidata sindaca è stata votata dagli attivisti che hanno partecipato, esprimendo la propria preferenza per ciascuno dei candidati presenti, e non avremmo avuto alcun problema a estendere sia la candidatura sia la votazione ad attivisti non appartenenti al meetup».

E concludono: «Continueremo il nostro lavoro come attivisti del M5S, nel solco dei suoi valori fondanti».

Camilla Malacarne

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2 risposte a “"Nessun attivista M5S ha il diritto di presentarsi come candidato sindaco"

  1. Gianluca Tonellotto

    Ragionamento politico.
    Anni fa su di un personale manifesto elettorale scrivevo “Se non facciamo politica in prima persona qualcuno la farà per noi” e, aggiungo ora, potrebbe essere non essere piacevole.
    Svantaggioso per i cittadini gallaratesi, per Voi se rinunciaste a esprimerVi, per me, cittadino che per anni ho vissuto e prestato attenzione alla città, alla gente e alla politica locale e ho imparato, per esperienza, quanto sia difficile cambiare, insieme, in meglio.
    Intendiamoci, rispetto le difficoltà del momento che attraversate ed esprimo stima indistinta a tutti gli attivisti e i simpatizzanti (e forse un po’ mi sento tra questi ultimi).
    Ma ora, e non ho mandato in tal senso, credo sia importante, per Voi, comunque esprimerVi, per contribuire a realizzare, con fiducia, un cambiamento, un miglioramento, un allontanamento dalle solite logiche dei partiti di centrosinistra e delle informi aggregazioni elettorali di centrodestra a Gallarate.
    Scegliete con attenzione, esprimete un voto, una preferenza personale, senza cadere nella tentazione di premiare chi Vi sta imitando solo nel presentarsi, come alcune liste civiche un po’ troppo spettacolari e da palcoscenico, più che da ragionamenti fatti attorno a un tavolo, con serietà sui numeri e i dati dell’amministrare una città così complessa.
    Ora, mi permetto di chiederVi di esprimere comunque un voto.
    Io non sono candidato.
    Resto un cittadino con un orientamento e una preferenza personale.

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