La Daverio che vorrei
Casette in costruzione e poco più in là un parco con una ciclabile. Questa “foto” rappresenta Daverio com’è oggi: espansione edilizia da una parte, tradizione e conservazione dell’identità dall’altra.
A poche settimane dal voto abbiamo chiesto ai cittadini di Daverio cosa vorrebbero cambiare e quali sono le questioni aperte. Il sindaco Tognola, al termine del secondo mandato, ha lasciato il posto al suo vice, Franco Martino, che si candida nella lista civica Star Bene a Daverio (i dettagli qui, nello speciale elettorale ).
L’unica lista “ufficiale” è questa e alcuni, ad esempio Maria, sono convinti che non ce ne siano altre: “Andrò senz’altro a votare, a maggior ragione se i candidati dovessero essere più di uno – ci dice -. A Daverio si sta bene, io frequento l’oratorio che è il punto di ritrovo di molti giovani, non di tutti ovvio, molti preferiscono trovarsi altrove, fuori dal paese, ma qui si sta bene, le cose da fare non mancano”.
Della stessa opinione la fruttivendola Roberta: “C’è molta attenzione ai commercianti, siamo in pochi, piccoli negozi ma il Comune è presente. Il Gigante è decentrato rispetto al paese e noi riusciamo a ricavarci il nostro spazio”.
Le cose cambiano un po’ se si entra nella Cooperativa di Daverio, lo Scoop. Un consigliere della cooperativa (che non vuole essere citato e ci dice: “potete solo scrivere che ho un nome bizzarro”) accusa l’amministrazione Tognola di diverse “distrazioni”: “Non c’è nulla per i giovani, se noi non mettessimo a disposizione questo luogo non saprebbero dove andare e dove organizzare le loro iniziative. Ma non è solo questo l’unico problema, il più grave forse è la cementificazione del paese: zone belle, circondate dal verde sono state devastate da costruzioni. Per quale ragione? Che bisogno c’era? Non ho niente contro Tognola, ma ha dormito un po’ sugli allori. Vediamo che cosa succederà: sarà un interessante confronto se dovesse presentarsi qualcun altro”.
Memoria storica del paese è Gino Tamborini, ex sindaco di Daverio per una legislatura e per 35 anni impegnato nell’amministrazione comunale: “I problemi Daverio? Non sono pochi, ma la colpa non è dell’amministrazione Tognola, sono questioni che il paese si porta avanti da tempo”.
E se lo dice Gino Tamborini (nella foto) c’è da credergli: “Amo così tanto Daverio che ho scritto un libro “Un ragazzo di paese“, in cui racconto cento anni di storia. Sono questioni complicate, difficile sintetizzarle ma se dovessimo provarci io direi che il problema più grosso riguarda la strada che porta all’ area industriale. Doveva passare dietro al paese e invece il progetto è rimasto fermo con il risultato che i camion devono transitare da Daverio. Certo, con il tempo, purtroppo l’area industriale s’è ridotta, ma comunque resta un tema aperto.
Così come l’area del cimitero, che non può più essere ampliata per scelte non proprio felici fatte in passato. Per finire se dovessi chiedere spiegazioni a questa amministrazione di alcune decisioni prese, parlerei dell’area di via Ilaria Alpi: quelle case erano davvero necessarie? In passato quella zona, che comunque è paludosa, aveva problemi di fognatura: sono stati risolti? Da vecchio amministratore, mi auguro solo che ci sia attenzione ai cittadini, tutti, agli anziani come ai giovani, com’è sempre stato. E’ questa la vera ricchezza di un paese, il resto, prima o poi, si sistema”.