San Giuseppe vive grazie ai parchi, il problema è la sicurezza stradale
San Giuseppe, il secondo quartiere bustocco senza piazza, sede dell’ospedale, ma con due polmoni verdi al centro della vita sociale, il “Parco per la vita” di viale Stelvio e il parco Sempione. Siamo stati qui nella giornata di giovedì 21 aprile, accompagnati dall’assessore ai servizi sociali Mario Cislaghi , in veste di “guida” sulla vita e le problematiche del rione.
Alla vigilia della festa patronale di San Giuseppe (dal 22 aprile all’8 maggio) il parco di viale Stelvio è pronto ad accogliere migliaia di bustocchi, con tante iniziative ed eventi d’intrattenimento, anche se la zona verde è “il cuore del quartiere tutto l’anno”.
Gli organizzatori di questo momento d’incontro annuale sono gli stessi da circa 10 anni, sono gli “Amici di San Giuseppe”, un gruppo di volontari (circa 50), coordinato da Cislaghi, che ogni anno si mette al lavoro un mese e mezzo prima dell’inizio vero e proprio, per preparare al meglio la riuscita dell’evento. “La paura è che quando non ci sarà più la nostra generazione, la festa non venga più organizzata – ci racconta a malincuore Cislaghi.
Quello che evidenzia l’assessore non è la mancanza di interesse dei più giovani, ma la mancanza di spirito di iniziativa. Ciò non toglie che molti di loro, una volta iniziata la festa, partecipino attivamente, qualcuno offrendosi come volontario: “I giovani si rendono utili durante la festa, servono ai tavoli e ci danno una mano, ma i preparativi toccano sempre a noi che siamo i più anziani”.
Quest’anno, la novità è che il ricavato del patronale sarà dedicato all’acquisto di un pulmino a servizio dell’oratorio e del quartiere intero. L’idea viene dal fatto che “sentivamo l’esigenza un progetto nostro, che fosse il segno tangibile del nostro lavoro di tanti anni, anche in riconoscenza a chi ha fatto tanto per la comunità e non è più con noi”.
Anche quando calerà il sipario, il parco rimarrà il punto di incontro prediletto dai residenti, vista anche la vicinanza con le scuole elementari, l’asilo e l’oratorio. Se però i più piccini possono vantare un parco giochi degno di nota, con lo storico treno all’interno dell’area che ogni bambino bustocco conosce, per gli anziani San Giuseppe offre poco. “Non ci sono centri di aggregazione per i più anziani – dice Mario Cislaghi- noi di San Giuseppe andiamo al CAS di Sacconago perché qui non c’è niente per noi”.
LE RICHIESTE DEL QUARTIERE – Altro punto dolente è la mancanza di un vero e proprio “centro” che il quartiere sente, nonostante la presenza dei due parchi principali. “Sarebbe possibile risolvere il problema spostando la stazione degli autobus da piazzale Solaro – afferma Cislaghi – potrebbe essere l’unico punto disponibile”. Ci sono però altri temi più importanti da risolvere: l’illuminazione, problema che riguarda l’intera città, la velocità con cui gli automobilisti percorrono viale Stelvio, soprattutto nelle ore notturne, e la pericolosità dell’incrocio di via Forlanini, dove avvengono spesso incidenti.
VIABILITA’– Per quanto riguarda la viabilità, la vicinanza con l’ospedale e i Cinque Ponti rendono impossibile un traffico scorrevole, soprattutto nelle ore di punta, ma “è normale che ci sia”- conclude l’assessore. Inoltre, alla fine del nostro incontro, Cislaghi, questa volta in veste di componente della giunta, ha dichiarato che “il parcheggio davanti all’oratorio e all’asilo in via Bellini, verrà asfaltato e avrà sbocco sulla via Galvani. In più, metà area verrà destinata ad un nuovo parco per i bambini”.
TRASPORTI PUBBLICI– Per raggiungere San Giuseppe con i mezzi di trasporto è possibile usufruire del servizio autobus STIE linee 5, 55, 2, 3 (qui gli orari).
Yelena Apebe
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