"Questo paese deve superare le proprie divisioni"
La Pro Loco ci ha aperto le porte della base logistica nonché cuore delle principali associazioni: le cascine di villa Colombo. Un polo appena ristrutturato dove trovano “casa” la Pro Loco stessa, l’Avis, la Terza Età, il gruppo degli scacchi e il gruppo fotografico Le Cascine.
Ad attenderci c’erano Lidia Bernardi, Lidia Cattaneo, Filomena Grillo e Claudio Bossi con i quali abbiamo fatto una chiacchierata ad ampio raggio sul paese di Oggiona con Santo Stefano in vista delle elezioni comunali. Un paese che loro conoscono bene, perché organizzano le attività della Pro Loco, e nel caso di Lidia Cattaneo anche perché ne è stata amministratrice ricoprendo la carica di assessore tra il 1999 e il 2004.
La “chiacchierata” è stata lunga e molto trasversale nelle tematiche con due concetti ricorrenti: “c’è ancora molto da fare” e “questo paese è ancora troppo diviso”. Nel quadro che ci hanno dipinto Oggiona con Santo Stefano è un paese dove mancano ancora dei luoghi per la collettività, dove si sente fortemente la mancanza di una piazza centrale che funga da ritrovo e dove ogni servizio è replicato sia ad Oggiona che a Santo Stefano, con grave dispersione di risorse.
La Pro Loco organizza tante attività delle quali una molto importante è pronta a partire in giugno sugli autori locali. Nelle cascine di Villa Colombo hanno la loro sede principale: «partendo proprio da questo luogo vorremmo rimarcare la necessità di alcuni interventi che lo rendano più sicuro ed accogliente – ci spiegano -. Innanzitutto se vogliamo che sia più utilizzato dalla cittadinanza qui serve una maggiore illuminazione e soprattutto una maggior cura del parco. Nello specifico poi andrebbe sostituito il cancello per chiudere l’accesso di notte e fatta un po’ di manutenzione ai dialetti».
Secondo i volontari della Pro Loco, inoltre, il paese avrebbe bisogno di più luoghi pubblici per l’organizzazione delle attività: «siccome di soldi non ce ne potranno essere tanti varrebbe la pena concentrarsi almeno sull’area del rifugio Carabelli – spiegano -. È un luogo molto bello e posto in posizione centrale fra le due frazioni ma ha assolutamente bisogno di interventi di riqualificazione. Va bene per le feste estive temporanea ma in generale le strutture andrebbero rifatte. Basti pensare al bagno fatiscente».
Altro annoso problema riguarda la viabilità e i parcheggi: «il paese è tagliato ad Y da due vie di scorrimento e in molte zone, ad esempio nel centro storico di Oggiona non ci sono parcheggi».
Nell’organizzare le attività anche la Pro Loco stessa spiega di trovarsi spesso in difficoltà a causa della separazione tra Oggiona e Santo Stefano: «la divisione tra le due comunità è una cosa il cui superamento dovrebbe essere al primo posto dei pensieri di chi amministra – spiega Lidia Cattaneo -. Bisogna avere una visione di lungo respiro e cominciare a farlo dalle scuole proprio per fare crescere una generazione senza più divisioni culturali. Oggi abbiamo due asili, due elementari e tutti i costi si sdoppiano sprecando molte risorse».
Tra i tanti spunti raccolti in Pro Loco ce ne è uno significativo che riguarda il recupero del patrimonio storico in due aree del paese: in via Risorgimento e vicino alla chiesa di San Vittore: «sono stati trovati reperti archeologici importanti e alcuni studi lasciano intendere che sottoterra vi siano i resti d una villa romana o addirittura di un villaggio. È un patrimonio che va recuperato, per quanto possibile, ma soprattutto tutelato vincolando quelle aree».
Nei locali attigui alla ProLoco erano in corso anche le attività dell’associazione della Terza età, che conta circa una settantina di iscritti e almeno una ventina di frequentatori assidui «gli altri vengono solo quando c’è da mangiare», li rimproverano i presenti. Qui si gioca a carte e a tombola, a volte si organizzarono delle piccole gite e la richiesta ai futuri amministratori è unanime: «a questo paese serve una piazza di ritrovo e luoghi dove sedersi in compagni all’aria aperta a chiacchierare».
Quando si intervistano persone sbagliate questo paese sara’ sempre diviso.
Un paese come il nostro non merita certi giudizi.
Personalmente non lo vedo diviso ma credo che ha qualcuno faccia piacere dirlo e pensarlo.
Luigi è molto interessante una testimonianza in tal senso. Saremo felici di pubblicarla se vorrai scrivercela