Il fronte trasversale che dice no al TTIP
A Gallarate (anche) si discute sul Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti, l’accordo commerciale di libero scambio al centro di trattative tra Usa e Ue. L’accordo è sostenuto dalla Commissione Europea (e indirettamente dalle principali forze di governo dei diversi Paesi, pur con distinguo) e contestato da una variegata galassia di movimenti e partiti, in diversi Paesi d’Europa (in particolare in Germania).
Il TTIP sarà al centro di un incontro a Gallarate venerdì 22 aprile, alla Cuac, la Cooperativa Arnatese di Consumo in via Torino-viaChecchi. L’incontro è organizzato dal Comitato Stop TTIP di Gallarate, ospite Marco Schiaffino di Attac Italia, giornalista freelance.
Un accordo commerciale internazionale non è un tema di rilevanza amministrativa, il Comune non ha poteri in merito. Interessante però che tra i sostenitori della mobilitazione a Gallarate siano direttamente coinvolte almeno tre forze che partecipano alle elezioni: sul tema stanno lavorando infatti i due gruppi cittadini del Movimento 5 Stelle (Gallarate in Movimento e Gallarate5Stelle, ancora in attesa di decisioni da Milano) Gallarate a Sinistra (che è aggregazione locale di Rifondazione e di altre forze della “sinistra radicale”), Sinistra Ecologia e Libertà (che a Gallarate appoggia Guenzani). Anche se poi c’è anche un’ala “destra” di contrasto al Ttip: da Salvini a Forza Nuova.
La campagna contro il TTIP sta cercando di mobilitare anche le comunità locali con una campagna specifica rivolta ai Comuni, “Fuori il TTIP dalla mia città“. Tra i punti controversi del Ttip ci sono in particolare la segretezza delle trattative Usa-Use, l’impatto di un trattato europeo sulla sovranità dei singoli Stati, l’istituzione di un tribunale “privato” che mette sullo stesso piano imprese e Stati, limitando la possibilità democratica di fissare le regole. Le ragioni a favore sono che la ulteriore liberalizzazione del commercio porterebbe ad una crescita delle economie, aprendo i mercati sulle due sponde dell’Oceano. Qui un dossier delle ragioni dei contrari, qui le ragioni a favore portate dalla Commissione Europea, qui e qui due diverse sintesi giornalistiche.