Galimberti: "Variante generale al Pgt in dodici mesi coinvolgendo tutti"

Una revisione del Pgt con tempi brevi e certi e il coinvolgimento dei quartieri con i cittadini, gli ordini professionali, mondo del lavoro e impresa e tutti gli enti e le associazioni. È questa la promessa annunciata oggi da Davide Galimberti che in conferenza stampa ha presentato la terza delibera sulla quale si dice di essere pronto a coinvolgere la prossima giunta qualora fosse eletto. 

La modifica all’attuale Piano di governo del territorio non è certo una novità dell’ultim’ora visto che rientra nei punti programmatici del candidato sindaco e anche altri candidati si sono spesi sul tema nelle scorse settimane. Tuttavia, Galimberti ritiene fondamentale porre la questione di nuovo all’ordine del giorno e ai giornalisti, senza usare mezzi termini, ha dichiarato. “Il piano approvato dalla Lega dopo otto anni fa schifo ed è necessario apportare delle modifiche per renderlo uno strumento utile a tutti. Il Piano non deve essere solo un insieme di regole, ma una visione di quello che la città vorrà essere in futuro”.

Davide Galimberti ha posto tre punti fermi. La riduzione dei costi innanzitutto “Perché al documento lavoreranno i dipendenti comunali, valorizzando ciascuno le proprie competenze”. Poi i tempi brevissimi: “Dovrà essere approvato in dodici mesi, chi non rispetterà i tempi dovrà prendersi le proprie responsabilità”. E non da ultimo il coinvolgimento dell’intera città: “saranno coinvolti gli ordini professionali, i cittadini che vorranno prenderne parte, associazioni ed enti di quartiere che aiuteranno a farlo diventare uno strumento snello ed efficiente“.

Le critiche sollevate dal candidato sindaco all’attuale Pgt comprendono quella che viene definita un’erronea valutazione di alcune questioni strategiche per il territorio comunale, nella quale vengono ricompresi il mancato recupero delle aree abbandonate e degradate e una visione limitata della crescita alla realtà locale. Secondo Galimberti, il comune non ha guardato all’Europa ma neanche all’Italia e alla Lombardia e non ha colto le numerose occasioni di interazione e sinergia con i livelli di governo.

Galimberti ha lamentato anche la mancanza di un progetto di rilancio coordinato e una scarsa attenzione allo sviluppo sostenibile.

Tra le proposte previste dal documento, Galimberti ha evidenziato la restituzione alla cittadinanza di alcuni spazi inutilizzati a partire dall’area delle stazioni (“Dovrà essere il nostro biglietto da visita per l’Arccisate-Stabio”) ma anche l’ex macello civico e le aree della Valle Olona mediante una riqualificazione programmata; politiche di partenariato pubblico-privato per rendere competitive le aree degradate e un sistema di incentivi per attuare in velocità il programma urbanistico recuperando almeno un’area all’anno.

Galimberti ha individuato nel mese di settembre la data entro cui avviare il procedimento di revisione con una serie di incontri in tutti i quartieri e focus group, per poi dare mandato agli uffici di cominciare a redigere la bozza della variante generale, ovvero lo strumento con cui intervenire modificando il Pgt.

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