Lega Civica: "Siamo contenti del risultato raggiunto"
«Al ballottaggio Lega Civica sarà impegnata a sostenere ancora più convintamente il nostro candidato, conforme fin dall’inizio con la nostra politica», Sara De Micco, coordinatore di Lega Civica, commenta i risultati e il quadro generale emerso dalle votazioni di domenica 5 giugno. «Andrea Cassani è un candidato che parla a tutti gli elettori, anche a quelli che al primo turno hanno deciso di votare diversamente».
«Come Lega Civica siamo contenti del risultato raggiunto. Come lista neonata i risultati in sé e per sé non sono eclatanti, ma devono essere letti unitamente all’insieme di tutta la coalizione. Siamo la quarta realtà non prettamente civica nella nostra coalizione, a distanza da pochi voti da Fratelli d’Italia. Sicuramente siamo soddisfatti del risultato. Non ci aspettiamo niente se non che la coalizione possa avere il nostro candidato sindaco eletto al ballottaggio, che deve confermare una propensione di maggioranza relativa, e non assoluta come è stato fino ad adesso, nei confronti del nostro candidato sindaco».
«Quando abbiamo scelto Andrea Cassani come nostro candidato sindaco, ci siamo sentiti responsabili. Un risultato così al di sopra delle aspettative e la percentuale di gradimento piuttosto elevata ottenuta dal nostro candidato sindaco e dalla coalizione di centrodestra sono un’ulteriore conferma del sentore che abbiamo avuto, di una Gallarate che non ha paura di puntare su un giovane politico, che riveste quelle caratteristiche di elasticità e adeguatezza rispetto anche a una coalzione eterogenea».
«Per quanto riguarda le preferenze, Lega Civica ha ottenuto voti per Donato Lozito, Lorenzo Ciampoli e Giosuè Andreozzi, che sono stati accolti in corsa, anche per non danneggiare la coalizione. Credo che il lavoro svolto fino ad adesso abbia portato ad avere un confronto sui contenuti e sulle modalità tale per cui ciò che poteva sembrare inospitato si è rivelato veramente qualcosa di più profondo. Chiaramente solo il tempo ci darà ragione».
E per quanto riguarda l’appello al voto? «Il mio appello al voto riguarda tutti i gallaratesi che amano la loro città e che vogliono vederla ripartire. Si tratta di una scelta non tanto ideologica, altrimenti non saremmo al ballottaggio, quanto di ordine politico, strategico e programmatico rispetto a quello che la nostra coalizione ha portato avanti come differenza, ossia il desiderio fortissimo di vedere Gallarate ripartire con la sicurezza, con la coerenza e con delle risposte nette e chiare, che possono scontentare qualcuno, ma secondo me il buon politico deve anche assumersi responsabilità del “no”».
«Per quanto riguarda l’astensionismo, per me si tratta da sempre di una battaglia personale. Chi non va a votare sbeffeggia tutto il percorso di democrazia e perciò deve essere scosso nel profondo. Quello che voglio dire al popolo dell’astensionismo – inteso come fenomeno che individua la disaffezione al mondo politico, quindi non una protesta ma proprio un disinteresse -, è che evidentemente questo non è il modo migliore per far sentire propria voce, ma è necessario esprimere il proprio parere, assumendosi il coraggio delle proprie scelte».
CM
Appunto.
Metodo.
Amare la città vuol dire confermare chi non lascia buchi di bilancio nelle società partecipate, chi si impegna per il sociale, i servizi, l’ambiente, la cultura, …
Il centrodestra è sicuro di poter affermare altrettanto?
Non credo proprio (e faccio no no con il ditino).
Golosi.
Vorrebbero i voti di
– chi al primo turno ha votato diversamente,
– chi ama Gallarate,
– chi si è astenuto o si asterrà
…
Eppoi?!
Sparacia, Longobardi, Romano, Bossi, Borgo, … loro no?
Quando vedo i commenti di GMT ,mi vengono in mente due famosi motti che il mio amato parroco Don Romeo distribuiva a persone come te! ” Ti UI cucudrïll ! E poi : ” Raglio d’asino non sale in cielo ! ” . Con tutto il rispetto per gli animali, questo ti si addice proprio!