Romano: "È finita la politica del piede in due scarpe"

«Meglio soli che mal accompagnati», sembra che Pietro Romano, candidato sindaco di Gallarate Futura, prenda alla lettera il celebre modo di dire. Già nel pomeriggio del 6 giugno, infatti, ha annunciato che non appoggerà nessuno al ballottaggio del 19 giugno. E ci tiene a comunicarlo a gran voce anche sui social network.

È sul social network di Mark Zuckerberg che l’avvocato Romano spiega quella che sarà la sua condotta politica, anticipando, secondo lui, quali saranno quelle delle altre parti in gioco. «Adesso staremo a vedere quante maschere cadranno, finalmente è finita la politica del piede in due scarpe, ossia quella di non esporsi mai, delle risposte generiche per non urtare la suscettibilità dell’uno o dell’altro schieramento, in modo tale da cercare di ottenere un’offerta migliore».

«In poco tempo i cittadini si accorgeranno e, forse, capiranno (ormai troppo tardi) di essere l’ultimo dei pensieri di qualche pseudopolitico – continua l’avvocato Romano, probabilmente riferendosi al 9.9 Rocco Longobardi -. Noi continueremo a osservare, ma prevediamo già quali saranno le chiavi di volta della situazione: Sparacia si schiererà con il centrodestra, così come Rocco Longobardi. Roberto Borgo andrà con Guenzani, stessa destinazione di Osvaldo Bossi, al quale non interessa più nulla, ma che, sicuramente, non si schiererà con il centrodestra».

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