Castiglioni:"La Busto del futuro ha bisogno di una migliore qualità della vita"

Il candidato del centrosinistra, Gianluca Castiglioni, insieme agli architetti Alberto Grandi, Maria Scognamiglio, Sara Ugazio (PD) e Massimo Ferioli(Busto l Centro), membri della coalizione che lo sostiene, ha affrontato il tema “Busto e il PGT: un nuovo ambiente e una nuova qualità della vita”.
L’obiettivo è quello di lavorare nell’ottica di “creare un tessuto urbano in grado di accogliere un sistema efficiente di trasporto urbano, nuovi poli attrattori e di aggregazione sociale, eccellenze produttive e un’edilizia pubblica e privata al passo coi tempi, in cui si vedano e si riconoscano le radici della Busto del futuro“.

“Alla luce delle problematiche che investono attualmente il territorio e caratterizzano l’intero sviluppo urbano, siamo consapevoli che l’attuale piano di Governo del Territorio non presenta soltanto ampie criticità (per le quali la nostra amministrazione intenderà fornire risposte correttive) – afferma l’aspirante primo cittadino- ma anche punti di forza che andranno preservati”.

I membri della coalizione e il loro candidato sindaco ritengono indispensabile un intervento di riqualificazione di alcune aree critiche (come quella di San Michele, delle Ferrovie Nord, i centri storici di Sacconago e Borsano). “Nei primi 100 giorni verrà pubblicato il bando di concorso che darà finalmente inizio alla sistemazione delle Nord – dichiara Castiglioni- seguiranno interventi analoghi nei centri di Sacconago e Borsano”.
“Negli ultimi vent’anni Busto è stata più volte classificata fra le città con il peggior livello di qualità della vita, con un sistema del verde e delle aree pubbliche ancora carente e tenuto male – sostengono i membri della coalizione- Riteniamo quindi fondamentale integrare la visione del PGT con il ripensamento del ruolo che l’ambiente e il paesaggio assumono in un rinnovato concetto di qualità della vita e di benessere”.
“L’attuale amministrazione – continua Castiglioni – è responsabile di un’urbanistica, a volte miope, che ha portato la nostra città a subire un sottodimensionamento delle aree verdi”. A tal proposito, la responsabilità degli amministratori dovrebbe quindi essere quella di “semplificare e agevolare la ripresa, non di attuare strumenti di pianificazione che favoreggiano l’immobilismo”.
La crisi economica, secondo il gruppo, “non deve essere un pretesto per giustificare atteggiamenti attendisti, ma deve essere l’occasione per innescare una svolta propositiva per portare Busto a essere un laboratorio di idee e un’officina del fare.

La parola chiave è “sostenibilità, ad ogni livello”.
Bisognerà, prima di tutto, rivolgere l’attenzione a fondi e finanziamenti regionali o europei (finora scarsamente utilizzati per la riconversione del patrimonio esistente e dello sviluppo della città); in secondo luogo si dovrà potenziare la sinergià amministrativa con i comuni limitrofi perchè “solo una rete di rapporti istituzionali sovralocali permette realmente la risoluzione delle problematiche complesse su vasta scala”; infine, sarà necessario affidare gli incarichi privilegiando strumenti trasparenti, come i bandi di gara, concorsi pubblici o concorsi di idee.
Tutte tematiche che necessiteranno di un confronto con i cittadini e una partecipazione diretta con le università.

Infine, la coalizione prevede che gli interventi di ristrutturazione edilizia di iniziativa privata saranno agevolati con la riduzione degli oneri nelle zone periferiche e ridotti attraverso un criterio di premialità per gli interventi di riqualificazione, anche energetica, del patrimonio dismesso.

 

Yelena Apebe

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