Orrigoni: "Difenderemo i frontalieri dalla futura tassazione aumentata"

Il candidato sindaco di centrodestra Paolo Orrigoni ha affrontato il tema dei frontalieri segnalando massima attenzione e risolutezza per la città di Varese da parte della sua coalizione. “I lavoratori frontalieri devono essere una priorità, a Varese sono circa 2500”, ha ricordato.

Orrigoni ha poi aggiunto: “Nelle scorse settimane si è svolta una conferenza in Regione Lombardia sul tema: il PD per voce del suo onorevole Guerra ha confermato che i frontalieri avranno una tassazione aumentata e come indicato anche negli atti parlamentari perderanno qualsiasi compensazione al loro stato di frontalieri. La tassazione sarà pari a quella di qualsiasi lavoratore italiano. Il Governo non ha in mente alcun intervento strutturale, ma solo sgravi che poi anno dopo anno scompariranno. In altre parole il PD di Renzi ha abbandonato i nostri lavoratori frontalieri”.

Il candidato sindaco di centrodestra ha poi ricordato: “Attenzione. il testo dell’accordo con la Svizzera è però secretato: si parla solo per informazioni riportate, ed è una vera anomalia. In pratica il Pd non vuole svelare il testo perché non si vuole dire la realtà ai frontalieri, sul danno che avranno dopo la ratifica dell’accordo. I frontalieri dovranno pagarsi i servizi e avranno la tassazione uguale a quella di tutti i lavoratori. Quindi il frontalierato non sarà più competitivo. In una documentazione della Camera sul protocollo di modifica della Convenzione tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni sul reddito e sul patrimonio si legge: ‘il carico fiscale totale dei frontalieri italiani rimarrà inizialmente invariato e successivamente con molta gradualità sarà portato a livello di quello degli altri contribuenti. Non vi sarà più alcuna compensazione finanziaria tra i due Stati. Il ristorno ai Comuni frontalieri italiani sarà a carico dello Stato sulla base del principio di invarianza delle risorse'”.

E quindi ha aggiunto: “La proposta è: perché modificare la convenzione del 1974? Non c’è alcuna ragione, non vogliamo che sia toccata e rivista, e di ciò ci faremo strenui difensori. I ristorni come indicato sopra (che a Varese comunque non ci sono per le percentuali) non saranno più dati dalla Svizzera ma direttamente dall’Italia, salvo un’indicazione contenuta in una piccola frase, cioè in base all’invarianza di bilancio (per i Comuni significherà un ulteriore taglio).”

Orrigoni ha infine attaccato il Pd:  “Fino ad oggi quindi il Pd non ha dato informazioni chiare, forse perché si vota a Varese e nel Varesotto e  i frontalieri conoscendo la situazione finiranno per non votare Pd Cosa possiamo fare? Avere uno sportello per informazioni e supporto contabile, in vista del nuovo accordo che dovrebbe essere ratificato in due anni, e poi con i passaggi successivi applicato in 10 anni, è uno dei compiti di cui dovrà farsi carico anche il Comune di Varese. In ogni caso dobbiamo fare tutto il possibile per fare rete tra Comuni e per cercare di ottenere i ristorni anche nella nostra città, innanzitutto per garantire maggiori servizi ai frontalieri stessi. I ristorni, come detto sopra, ora non sono citati nell’accordo: occorre che vengano esplicitati chiaramente. La prima cosa che chiederemo a voca alta è chiarezza da subito, e secondariamente ci faremo insieme ai sindaci degli altri comuni difensori in questa battaglia contro il PD che vuole rottamare i frontalieri”.

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