"Se non avessimo fatto bene, il centrosinistra governerebbe di già"

Piero Galparoli è consigliere comunale di uscente, candidato di Forza Italia alle elezioni comunali di Varese del 2016. 49 anni, un’esperienza politica che lo ha visto ricoprire anche il ruolo di assessore provinciale. E a questa tornata è riuscito a posizionarsi alla testa della lista del partito come capolista.

Come ti senti di descrivere questi anni da consigliere comunale e quali sono i temi su cui ti sei speso maggiormente?
Il tema su cui mi sono speso maggiormente e di cui vado fiero e sono contento è quello della chiusura alle auto e la pedonalizzazione di piazza Giovine Italia, un lavoro fatto insieme ad Andrea Civati del Pd. A mio avviso la prossima amministrazione dovrà proseguire su questa strada che è il futuro oltre ovviamente ai temi della sicurezza e della famiglia su cui battiamo come coalizione.

Il candidato sindaco di centrosinistra Davide Galimberti però attacca la vostra coalizione e dice che avete avuto 23 anni per fare le cose che oggi chiedete
Abbiamo avuto 23 anni e grazie a noi e a un governo di centrodestra è stato possibile tenere una città all’avanguardia. Se non avessimo governato bene noi, sarebbero già loro al governo da 10 anni non credi?

Piero Galparoli abbraccia il sindaco Attilio Fontana alla fine dell'ultimo consiglio comunale di questa amministrazione

Piero Galparoli abbraccia il sindaco Attilio Fontana alla fine dell’ultimo consiglio comunale di questa amministrazione

Per quale motivo ti sei candidato?
Perché mi piace la politica, ci credo ed è una passione che porto avanti da tanti anni. Lo trovo un servizio utile alla comunità.

Qual è la tua idea di politica?
L’altro giorno una signora mi ha chiesto: Perché dovrei votarla? Le ho risposto: perché quando sbaglio ammetto i miei errori e chiedo scusa e vado dritto per la mia strada e ci credo. Io ci credo nella politica a differenza dei tanti che non lo fanno.

Quali sono i tuoi maestri di vita?
Aristotele. È uno dei miei primi filosofi a cui mi sono aggrappato nello studio e nell’approfondimento delle scienze politiche in cui sono laureato. La mia specializzazione in storia delle dottrine politiche mi ha poi fatto incontrare tante altre figure importanti, Hobbes ma anche tanti autori francesi.

Qual è il primo intervento che dovrebbe fare il futuro sindaco?
Una giunta comunale forte e competente che lavori per gli obiettivi prefissati nel nostro programma. Perché il sindaco da solo non va da nessuna parte.

Quali sono i tre settori più importanti su cui agire a Varese?
Sicuramente i temi che abbiamo sempre trattato quindi la sicurezza. la famiglia e il lavoro su cui incidere ancora con maggiore forza mantenendo il lavoro che abbiamo fatto. Sulla sicurezza mi viene in mente la riqualificazione di piazza Repubblica e la risoluzione delle situazioni di degrado e difficoltà riportando il decoro a Varese. Però la città non ha grossi problemi di sicurezza, non succede mai niente.

Qual è la cosa migliore che ha fatto l’attuale amministrazione e dove invece poteva fare meglio?
Come ho detto durante l’ultimo consiglio comunale, con Fontana abbiamo avuto 10 anni di legalità. Non c’è stato nessun avviso di garanzia e nessun consigliere e assessore che abbiano avuto problemi. Fontana ha portato questo a Varese. Si poteva fare meglio in tantissimo ma il problema è che si poteva fare anche molto peggio. Abbiamo mantenuto servizi altissimi e una città in condizioni più che decenti.

Piero Galparoli con il candidato sindaco Paolo Orrigoni e il sindaco Attilio Fontana

Piero Galparoli con il candidato sindaco Paolo Orrigoni e il sindaco Attilio Fontana

In una recente analisi di Luca De Biase del Sole24Ore emerge una conclusione secondo la quale il destino delle città sarà sempre meno determinato dalla posizione geografica e sempre più dalle connessioni. Condividi? E a cosa è importante secondo te che la città di Varese si connetta?
Le connessioni sono fondamentali, via internet ma anche con le infrastrutture. Vedo come opera fondamentale l’Arcisate-Stabio per collegarci ancora meglio con la Svizzera e il proseguimento di Pedemontana fino a Cantello e poi un collegamento diretto con Malpensa così non resteremo esclusi.

Chiudono sempre più attività in città a favore di nuove grandi catene. Cosa faresti per contrastare questa situazione?
Questo è il mercato qual è alternativa? C’è da dire che a Varese mancano imprenditori.

E per favorire l’arrivo di nuovi imprenditori o la nascita di nuove imprese locali?
Occorre creare le connessioni che dicevo e intervenire su agevolazioni e trasporti. a Varese e provincia abbiamo realtà come Open Job Metis ma anche Elmec ed Eolo che rappresentano il futuro dei nostri territori.

Cosa non vorresti vedere nella tua città?
Non vorrei vedere la sinistra vincitrice.

Se dico “diritti civili” cosa ti viene in mente?
Che tutti hanno gli stessi diritti ma anche i doveri.

 

David Mammano

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