Crespi(Busto Grande):"L'ex calzaturificio Borri poteva essere un polo multicentrico"

Giorgio Crespi, candidato in lista con Busto Grandeche sostiene la candidatura a sindaco di Emanuele Antonelli, commenta le sorti dell’ex calzaturificio Borri:

Dopo le ultime novità, che a quanto pare dovremmo essere costretti ad accettare, quale sorte aspetterà alla rimanente parte dello storico calzaturificio Borri della nostra amata Busto Grande fondato nel lontano 1892? un futuro avvolto nella nebbia come ci è già dato intendere dal 2011.
Oggi, dopo anni di degrado ed abbandono e dopo l’acquisto del Comune e un concorso su idee di riqualificazioni del calzaturificio la storia si ripete in farsa.

Il calzaturificio la cui facciata troneggia su uno dei viali più belli di Busto, facente parte insieme al museo del Tessile e ai Molini Marzoli di quella Busto che fu una Busto grande, è qualificabile come un opera d’arte a cielo aperto, un’ opera di Archeologia Industriale che tante città nel mondo ci invidiano. Oggi, grazie alla politica economica nazionale che limita fortemente gli investimenti e un insieme di amministrazioni passate con poche idee originali e sostenibili, rimane un’ occasione persa.
A riguardo è stato scritto tanto, criticando, ma nessuna idea concreta è emersa e intanto il degrado non si è arrestato: nuovi crolli, spazzatura e forse occupazioni temporanee, il tutto in pieno centro. Un’ occasione mancata da parte del comune e degli industriali di Busto per creare un centro polo MULTICENTRICO dove far convivere diverse realtà: un museo per dare spazio alla cultura e ai giovani, un centro esposizioni, un parco per i nostri concittadini, degli uffici comunali a servizio dei giovani che vogliono fare impresa a Busto con dei locali messi a disposizione per gli stessi ragazzi ed infine proponendo il gemellaggio con una grande città industriale in forte crescita (prima o poi arriveranno…) in modo da creare quelle sinergie imprenditoriali che portano indotto per la città.

Invece si è parlato di tre fasi: la prima come recupero per uffici comune e Agesp; la seconda caratterizzata dalla mancanza di idee e la terza un parco con parcheggi (evidentemente era già nell’aria un centro commerciale grazie alle nuove strategie della grande distribuzione organizzata di creare medie superfici ora riempiranno i centri città di supermercati).
Ringrazieranno i commercianti del centro già stremati.
Bisogna rifondare una nuova Busto Grande con i simboli dell’archeologia industriale che fu ma con una nuova vocazione,che grazie alla nostra posizione strategica possa diventare un Hub, un ponte verso l’europa (ricordo l’hupac Busto Arsizio dogana dove arrivano i treni per la Svizzera che poi vanno in Europa e la Malpensa) dandogli anche una vocazione logistica che produrrebbe lavoro e tante nuove imprese.
Auspico che il calzaturificio Borri non sia l’ennesima occasione sprecata, l’ennesima svendita(dove finiranno gli oneri nel recupero???) e l’ennesima malgestione del nostro territorio e spero che la nuova amministrazione, con la speranza che ci sia proprio Busto Grande dall’interno della macchina comunale, possa riportarlo agli antichi splendori ed erigerlo simbolo di una nuova rinascita.

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Una risposta a “Crespi(Busto Grande):"L'ex calzaturificio Borri poteva essere un polo multicentrico"

  1. Monica Millefanti

    Ogni volta che passo davanti a quell’edificio vedo le sue potenzialità e mi chiedo perchè nessuno voglia davvero farne ciò che sembra davvero il suo miglior destino.
    Mi auguro che chi vincerà le elezioni non voglia sprecare ancora per anni un’occasione unica per la nostra Città. Spero di avere la possibilità di parlarne con i nuovi amministratori. Per ora un in bocca al lupo a tutti i candidati!

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