"Crediamo nel cambiamento, non nelle minestre riscaldate"

Abbiamo intervistato Tiziano Fracchia, presidente del circolo Fratelli d’Italia – AN, Città di Gallarate e candidato all’interno della lista di Fratelli d’Italia, che sostiene la corsa alle elezioni di Andrea Cassani.

Perché si è candidato? È stata una decisione che ho preso tempo fa insieme ad alcuni amici quando abbiamo fondato il primo circolo di Fratelli d’Italia a Gallarate. Poi la candidatura è stata naturale, un motivo per rinnovare la classe politica di Gallarate in generale, portando il nostro contenuto. Ci siamo molto impegnati affinché il candidato del centrodestra fosse Andrea Cassani, persona capace, in gamba, giovane. Un volto nuovo in grado di portare un’aria di freschezza in città. Noi crediamo nel cambiamento e non nelle minestre riscaldate. Riteniamo che sia il momento storico adatto per dare una svolta.

Da quanti anni vive a Gallarate? Da sempre.

Che idea ha della politica? Credo che la politica debba essere portata avanti con uno spirito di servizio. Ci sono condizioni come l’onestà e la capacità che sono ora divenute un imperativo. L’idea di fondo è quella di mettersi al servizio della cittadinanza. 

Quali sono i suoi maestri di vita? Indubbiamente le persone della mia famiglia, che mi hanno insegnato il buonsenso. Per esempio. un personaggio per me fonte di grande ispirazione è mia nonna, che mi ha guidato in un agire quotidiano che fosse innanzitutto onesto. 

Qual è il primo intervento che dovrebbe fare il futuro sindaco? Il futuro sindaco dovrebbe innanzitutto intervenire con chiarezza, spiegando ogni elemento del suo progetto, a partire dal più semplice.

ntervento di chiarezza su cose anche semplici in primis la sicurezza pilastro ns agire politico ci vuole poco soprattutto volontà poi intervento q tutela Fam dedicare percorsi bambini e ambiente in maniera decisa costa poco allargamento centro storico limitare traffico inquinamento


Quali sono i tre settori più importanti su cui agire? 
In primis la sicurezza, pilastro del nostro agire politico. Non servono molte risorse, ciò che occorre è più che altro la buona volontà. In secondo luogo è necessario un intervento a tutela della famiglia. Infine, un’attenzione particolare ai bambini e all’ambiente, magari dedicando loro percorsi. Non ci sono costi eccessivi per questo. Un intervento possibile che mi viene in mente è l’allargamento del centro storico, in modo tale da limitare sia il traffico sia l’inquinamento.

Qual è la critica maggiore che farebbe a chi ha governato in questi cinque anni? Io penso che non abbia avuto il coraggio necessario per amministrare, al di là del risanamento del bilancio, giustificazione giusta, ma secondo me è stato fatto poco per una mancanza di coraggio. 

Qual è la cosa migliore che ha fatto l’attuale amministrazione? Non me la sento di rispondere

Tra innovazione e tradizione a cosa darebbe più spazio? A entrambe. La tradizione implica sempre l’innovazione, perché se si guarda al passato si prende il meglio per lavorare bene sul futuro. 

Chiudono sempre più attività in città. Che cosa farebbe per contrastare questa situazione? Il problema in centro nasce perché si intende il centro come una sorta di ghetto, che si tiene lì e si lascia così com’è, senza incentivarlo né valorizzarlo. Io credo che il centro storico inteso così non debba più esserci; la città deve diventare un unicum tra le periferie e il centro. In sintesi, non una chiusura del centro, ma un suo ampliamento, per esempio con un’ulteriore pedonalizzazione che credi percorsi dedicati che portino al museo Maga adesso visto come periferico.

Che cosa non vorrebbe vedere nella sua città? Nella mia città non vorrei vedere degrado, consumo di suolo ingiustificato, sporcizia e gente che non fa nulla ma, al contempo, fa tanto di illecito. Vorrei una città ordinata, sicura e vivibile. 

Che cosa le dice “diritti civili”? Diritti civili dice tutto. Un politico deve pensare soprattutto a questo, alla salute, al vivere bene, al lavoro e alla scuola. Mi viene in mente anche quanto ha fatto Pannella a proposito per l’Italia e anche per la mia area politica al tempo del Movimento Sociale.

 

Camilla Malacarne

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