Antonio Braida: "Con me c'è la certezza della continuità"
«Speravo che qualcuno dei miei collaboratori mi potesse sostituire, ma non si è verificata questa possibilità e sono ancora qua». Antonio Braida, 64 anni, un figlio, medico, specialista in neurologia, psichiatra e psicoterapeuta può essere definito il sindaco storico di Barasso. Consigliere comunale di opposizione per dieci anni dal 1977 al 1987, poi sindaco per nove anni dal 1987 al 1996, di nuovo all’opposizione per un’altra decade dal 1997 al 2006 e sindaco dal 2006 ad oggi. Alla vita da amministratore comunale, unisce la passione al giardinaggio, la cucina (il suo piatto forte è il minestrone fatto con le verdure del suo orto) e la musica: «Ho cominciato a suonare il pianoforte da quattro anni, da quando sono andato in pensione dall’ospedale: avevo bisogno di scoprire un nuovo orizzonte infinito per stare meglio con me stesso».
«Mi ricandido per proseguire il percorso fatto in questi anni. Mi spinge la percezione di aver lavorato bene e di avere un Comune con competenze d’eccellenza. I cittadini ce lo riconoscono e mi auguro lo facciano anche alle urne. Il mio gruppo è cambiato totalmente, abbiamo aggiunto esperienza e persone presenti sul territorio con tempo a disposizione per il paese. Il Comune ha professionalità molto elevate, competenza e capacità di risolvere i problemi dei cittadini».
Tra le cose fatte in questi anni di cui Braida va più fiero c’è l’impianto fotovoltaico che darà energia pulita a Comune e centro polivalente, la nascita e lo stimolo dell’associazione “Barassolidale”, vero fiore all’occhiello vantato dalla lista “Vivere Barsso”. e poi c’è il percorso di unione dei servizi con i Comuni vicini, un processo che secondo Braida non può che aumentare: «La strada è quella, non ci sono alternative. Con Luvinate e Comerio c’è unione di intenti e credo che in futuro andrà fatto ancora di più. Penso ad una rete per unire le risorse naturalistiche, artistiche e territoriali, sull’esempio di quanto fatto con la Casa del Sole. Nei prossimi 5 anni vorrei lavorare per favorire la vitalità dell’area ex Rossi, dove sono nate piccole realtà molto positive e dove il Comune penso debba avere un ruolo da protagonista sempre maggiore».
Sui temi proposti dai cittadini (sicurezza, Adsl e Magister), Braida ha le idee chiare: «Per la rete Adsl parteciperemo ai bandi che verranno emessi dalla regione. La microcriminalità c’è ed è un problema sentito, ma credo che sia stato fatto il possibile per arginarla, in accordo con i Comuni vicini. Il Magister non è più un problema. Da tre anni a questa parte abbiamo scelto una strada diversa da quella che ci ha portato in vari gradi di giudizio, senza che il Comune abbia mai avuto torto. C’è un nuovo dialogo con i gestori del centro sportivo e stiamo lavorando alla nuova convenzione, insieme». C’è chi ha criticato le scelte fatte in questi anni e accusa l’amministrazione Braida di malagestione: «Polemiche pretestuose di chi non è candidato e non ha nemmeno partecipato alla vita del Comune in questi anni, pur essendo stato eletto nel 2011. Il bilancio è in ordine, siamo un Comune virtuoso».
Barasso per Braida è «un Comune solare, luminoso e vivace. La mia amministrazione ha lavorato e lavorerà bene per aiutare le associazioni del territorio, cercare di promuovere nuove iniziative e garantire servizi come le borse di studio agli studenti meritevoli, aiuti alla scuola materna e all’asilo nido, sostegno agli anziani e alle famiglie. Chiedo ai cittadini di Barasso i votare per me perchè con me e la mia squadra c’è la sicurezza di continuare il percorso virtuoso fatto in questi anni».
Vi è sempre occasione di imparare qualche cosa; adesso so che sono stati costruiti due elettrodotti (???) per convogliare la grande quantità di energia elettrica prodotta dal cimitero (il cui tetto, causa realizzazione impianto fotovoltaico, è stato trasformato in un colabrodo come dal sottoscritto previsto ed annunciato in consiglio comunale) al palazzo comunale ed al centro polivalente; ecco dove sono finiti i soldi del maneggio e del laghetto !. Stendiamo un velo pietoso sulla “Casa del Sole” che da un utilizzo reale, organizzato ed estensivo si è trasformata in un edificio spogliato delle attrezzature in dotazione con un uso saltuario ed occasionale. L’importante è essere convinti di aver fatto molto !
Due semplici domande all’attuale capogruppo di minoranza in CC Roi.
1) Considerato che Braida rappresenta 10 anni di disastri per Barasso, come mai ha perso l’occasione per candidarsi a queste elezioni? Se come dice il lavoro dell’attuale Amministrazione è stato pessimo, il giudizio dei barassesi sarebbe stato dalla sua parte, no?
2) Che cosa ha proposto in questi 5 anni di opposizione in Consiglio Comunale? A quante sedute di Consiglio si è riservato di non partecipare a parte quella d’insediamento e quella di fine del quinquennio amministrativo?