Pietro Romano si candida sindaco
«Noi corriamo da soli», così Pietro Romano annuncia l’inizio della sua corsa come candidato sindaco alle elezioni di giugno con la lista civica Gallarate Futura. «Siamo consapevoli di essere una formica al confronto dei partiti alle spalle di altre forza politiche, ma vogliamo dare un segnale per dire che il vento sta cambiando».
Una decisione che arriva dopo il lungo terremoto che ha attraversato la Gallarate Civica di Gianni Sparacia nell’ultima settimana. La goccia che ha fatto traboccare il vaso pare essere stata il videomessaggio circolato sul web in cui Pietro Romano attaccava Caianiello e la vicenda Esselunga. A causa del videocomunicato, infatti, Sparacia ha deciso di allontanare l’avvocato Romano, ma in molti si sono opposti, seguendo quest’ultimo nella creazione di una nuova civica, Gallarate Futura (che però ora ha solo pochi giorni per raccogliere le firme). «Il video – afferma Pietro Romano – ha portato infatti al ritiro di alcuni candidati dalla lista Gallarate Civica una volta scoperto il piano della stessa di appoggiare il candidato sindaco della coalizione di centrodestra Andrea Cassani».
«Una lista civica è il combinato disposto di una amalgama di persone portatrici di idee diverse e disposte esclusivamente al bene di un’intera comunità di persone – dice Pietro Romano -. Il bene primario è quello comune, non la poltrona, per cercare appunto di migliorare, attraverso i fatti e non le parole, la qualità di vita di ciascun cittadino. Vogliamo cambiare le vecchie dinamiche politiche, mettendoci la faccia e rimboccandoci le mani, partendo dal basso per arrivare il più in alto possibile, dimostrando concretamente che il cambiamento è possibile».
Il candidato sindaco Pietro Romano ha anticipato, inoltre, alcune proposte di Gallarate Futura. «Per quanto riguarda il centro cittadino sono previste possibilità di agevolazioni fiscali per l’apertura di nuove attività, una maggiore pulizia per garantire il decoro e una riduzione della tariffa oraria per quanto riguarda i parcheggi». Il programma si concentra anche sui singoli quartieri della città: «Vogliamo costituire una delegazione comunale che incontri gli abitanti di ogni rione ogni 15 giorni, per evidenziare e risolvere le problematiche esistenti, che saranno portate all’attenzione del consiglio comunale».
Per quanto riguarda la sicurezza: «Uno dei nostri motti è “Meno multe, più controlli”. Vogliamo incrementare i controlli della polizia municipale nelle scuole per scoraggiare i furti oggi sempre più frequenti, nei pressi dell’ospedale, degli uffici postali e dei supermarket». Per la sanità «Prevediamo di creare corsie preferenziali, riducendo i tempi di attesa per le prestazioni essenziali».
Le ultime anticipazioni riguardano i giovani e gli anziani. «Per i primi, vogliamo creare nuovi spazi di aggregazione adatti alle loro esigenze. Un altro dei nostri progetti riguarda l’occupazione giovanile: vogliamo creare un fondo incentivi per le startup innovative». E per gli anziani? «Prevediamo di creare un call center con due squadre di pronto intervento per venire incontro alle problematiche quotidiane delle persone».
Camilla Malacarne
A gallarate il fervore politico e incredibile ..e la città degli aspiranti sindaci …tutti si lanciano vogliono apparire ma cosa concludono ? …la politica e una cosa seria …bisogna mettersi al servizio del cittadino essere competenti e capaci …conoscere la macchina burocratica ….
Io
Apprezzabile la volontà di dire basta ai partiti e ai loro esponenti.
Il programma mi sembra però un po’ farraginoso, fatto più per raccogliere i cosiddetti voti di pancia dell’elettorato, che non per rispondere realmente al mandato.
La domanda irrisolta è sempre il quanto costa realizzare tutto quello che viene promesso.
Il simbolo nero molto elegante