Montegrino, i giochi non sono ancora fatti
Una o due liste? Il dilemma a Montegrino sembra essere strutturato attorno a questa soluzione amministrativa per un comune rimasto senza sindaco dopo la scomparsa di Mario Prato: un fulmine a ciel sereno che ha lasciato nella mani del vice sindaco Giovanni Moroni le redini del paese (e non al commissario prefettizio come erroneamente scritto in precedenza).
La situazione è questa: il medico condotto del paese e fratello del defunto Mario, Fabrizio Prato, sta lavorando attorno ad un tavolo per creare i presupposi di una lista. Potrebbe aver addirittura il nome di quella già ora presente in consiglio comunale «ma, mi creda, stiamo ancora lavorando, incontrando e parlando» – spiega il diretto interessato. «Sono giorni decisivi», dice Prato.
Dall’altro lato l’ipotesi della lista unica, caldeggiata dall’ex sindaco e presidente dell’allora comunità Montana del Luinese Ido Locatelli potrebbe essere ancora una strada aperta, almeno in via teorica. Locatelli propose già tempo fa questo percorso e ancora oggi lo ribadisce: «Noi ci siamo».
Questo vuol dire due cose. La prima un ultimo, forse definitivo invito all’unione delle forze: «La lista unica sarebbe il toccasana per il nostro comune dal momento che l’idea attorno alla quale la mia proposta si muove non sta dietro ai voti, ma al tempo che una squadra ben motivata di persone potrebbe dedicare al comune».
Quel «noi ci siamo» vuol dire questo, ma, ovviamente, anche l’ipotesi di una seconda lista. «Concludo dicendo che per fare una lista unica basta mezza giornata, basta volerlo» dice Locatelli nella sua ultima battuta sulla questione.