"Energia Pulita e costi", domani a Gallarate
Domani, giovedì 28 aprile, alle ore 21.00 presso le Ex Scuderie Martignoni si terrà il convegno, organizzato dal Coordinatore di Lega Civica Sara De Micco, “Energia Pulita e costi: un approfondimento sul trasporto comunale da rinnovare”. Saranno presenti il candidato sindaco del centrodestra Andrea Cassani, il candidato di Lega civica Flavio Colombo, l’ing. Giovanni Deregibus del Gruppo HOLDIM Ecomotive Solutions srl, e il dr. Maurizio Giufrè.
Nel corso della serata saranno affrontati svariati temi, «A cominciare dalle soluzioni alternative possibili all’investimento di circa 300 mila euro per il rinnovo del parco autobus di Gallarate, illustrate da un tecnico che dimostrerà il rapporto costi-benefici della conversione in ibrido del motore a gasolio», spiega il coordinatore di Lega Civica.
«In secondo luogo si parlerà con un esperto del piano di risparmio di Gallarate, a partire dai costi di mantenimento energetico, in relazione al quale il Comune potrebbe rivolgersi a investitori pubblici e privati, oltre che a finanziatori, con riferimento a progetti finanziabili con partenariato pubblico e privato nell’ambito della la Green
Economy. Se, come dice Andrè Gide, “Non ci sono problemi, esistono soltanto soluzioni”, la questione “ecologica” può conciliarsi con la produzione e con lo smaltimento dei rifiuti – altro gravoso problema della nostra città e non soltanto».
«Un incontro che vuole essere soltanto un approfondimento su due appena dei temi di cui potremmo parlare, facendo vedere ai cittadini che migliorare la nostra Città non significa necessariamente spendere di più e che, con i nuovi strumenti messi a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, potremmo trovare i fondi necessari per conversione e recupero nell’ottica dello sviluppo Eco e Sostenibile di cui tutti parlano», conclude Sara De Micco.
Luci a led sui lampioni stradali, luci a led negli edifici pubblici, cappotti termici per migliorarne l’efficienza termica, pannelli fotovoltaici e solare termico, flotte auto ibride o elettriche, sonde geotermiche, vetri a bassa trasmittanza, toner e cartucce ricaricabili, carta da riciclo, forniture a km zero, …
Il green public procurement o gli acquisti sostenibili della pubblica amministrazione sono lì solo da scegliere e realizzare. Ma non si dica che dipende sempre dalla mancanza di agevolazioni. Spesso è la mancanza di offerta del mercato, anche quando mediato dalle piattaforme per gli acquisti pubblici in rete. Anche regionali.
Eppoi perchè non incentivare il percorso ambientale attraverso il togliere tali spese dal patto di stabilità?