Al voto con lo spettro del “quorum”

Nei Comuni al voto racchiusi tra Gavirate e Varese, cioè Barasso, Luvinate e Comerio, c’è una situazione simile, che può portare i candidati in corsa ad affrontare un avversario ben più complesso del rivale politico di turno: il quorum.

C’è infatti il rischio concreto che in questi tre Comuni si presenti una sola lista. Siamo ancora alle fasi preliminari, non tutti sono ancora usciti allo scoperto e c’è tempo fino al 6 e 7 maggio, termine ultimo per le presentazioni delle candidature, quindi la situazione potrebbe variare nel giro di pochi giorni. Ma le voci che corrono nei tre paesi sono simili e mettono non poche preoccupazioni a chi è già uscito allo scoperto.

In tutti e tre i paesi in questione c’è una lista uscente che si ripresenta: si tratta di tre “corazzate”, strutturate e con una lunga storia alle spalle. A Luvinate la lista “Tre Torri” che non ha ancora ufficializzato il candidato sindaco (che dovrebbe essere Alessandro Boriani, sindaco uscente); a Comerio “Il Gelso – Vivere Comerio” torna in pista con il primo cittadino uscente Silvio Aimetti; a Barasso c’è Antonio Braida con la sua “Vivere Barasso”, in sella da due mandati consecutivi, che prova a diventare sindaco per la quinta volta nell’arco di meno di 40 anni.

I possibili rivali si stanno muovendo, stanno cercando adesioni e candidati da mettere in lista, ma sembra che i problemi siano parecchi e il rischio che a Barasso, Comerio e Luvinate si presenti una sola lista è abbastanza concreto. In questo caso per essere eletto il sindaco in corsa non deve guardare tanto alle preferenze che può prendere, ma all’affluenza: deve infatti votare il 50% più uno degli aventi diritto per essere considerata valida l’elezione. Se non si raggiunge il “quorum”, il Prefetto procede alla nomina di un commissario che si occupa dell’ordinaria amministrazione fino all’indizione di nuove elezioni. In tempi di distacco dalla politica e disaffezione dalla cosa pubblica, il rischio che questo quorum non si raggiunga è concreto. E la data del 5 giugno, a ridosso del ponte del 2 giugno (Festa della Repubblica), non ispira fiducia…

La scorsa tornata elettorale, nel 2011, a Barasso votò il 67,06% degli elettori, a Comerio il 68,84% e a Luvinate il 68,47%. Ma c’erano più liste in corsa in tutti e tre i Comuni e sono passati 5 anni nel corso dei quali la partecipazione e la passione per la politica si sono rarefatte. Di questo dovranno tenere conto i candidati: nel caso saranno da soli (non è detto, ma il rischio c’è), dovranno fare una campagna porta a porta per convincere i propri concittadini a recarsi alle urne ed evitare lo spettro del commissariamento.

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