"Fare tesoro del passato pensando al futuro"
«Facciamo tesoro del passato ma con lo sguardo proiettato al futuro», continua la querelle tra Rocco Longobardi, candidato sindaco della lista civica La Nostra Gallarate 9.9, e Massimo Gnocchi, molto vicino a Progetto Comune. Dopo la discussione dei giorni scorsi (leggi qui), Longobardi risponde a Gnocchi con un lungo post su Facebook.
Al candidato sindaco in corsa con i 9.9 appare confuso il discorso di Massimo Gnocchi, discorso al quale risponde spiegando la condotta della sua lista civica: «La Nostra Gallarate 9.9 è estremamente chiara nelle idee e nei progetti che porta avanti».
«Le nostre proposte – continua Longobardi – possono essere condivise o meno, tuttavia, oltre alla capacità di critica, occorre anche mettere in campo i propri progetti, in modo tale da consentire un confronto che non si basi unicamente all’elenco dei pregi propri e dei presunti difetti altrui».
«Credo che ai cittadini non importi chi è peggio di chi. Oggi a Gallarate la gente vuole ascoltare quali sono i progetti e le intenzioni di un gruppo di persone (e non di partiti, come se questi fossero entità sovrumane) per migliorare l’amministrazione della città e la vita dei cittadini stessi, desiderio a cui noi vogliamo rispondere».
«L’esperienza è preziosa ed è dentro ognuno di noi: ogni istante vissuto contribuisce a renderci ciò che siamo. Quanto alla prassi politica non opportuna (quella dell’incontro dei candidati sindaco dopo la loro discesa in campo e prima delle elezioni) riteniamo corretto e costruttivo il confronto tra candidati prima, adesso, al ballottaggio e dopo l’esito elettorale. La nostra scelta è diversa: ogni idea è rispettabile se portata avanti in buona fede per l’interesse comune, con la massima trasparenza e la condivisione dei progetti».
Camilla Malacarne
Buongiorno. La discussione di facebook di cui si parla si è svolta sulla pagina “la piazza delle opinioni gallaratesi” dove a tutt’ora (ore 16.30 del 15 aprile) non trovo questa posizione di Rocco Longobardi. Quindi immagino l’abbia scritto da un’altra parte. Poco male dico qui quel che avrei scritto su Facebook. Noto nelle legittime parole di Longobardi una presa di consapevolezza che il passato buono è un tesoro su cui costruire un futuro migliore. Che poi è esattamente quello che scrissi io nel citato post del 14 aprile ore 14.01. Per la cronaca questa la mia affermazione testuale: “il passato se ben conosciuto e vissuto aiuta a costruire un futuro migliore”. Quanto al più delicato aspetto della prassi politica del confronto, io stesso scrissi nel post esattamente così: “quello che penso è che prima di mettere le squadre in campo è giusto parlare assolutamente”. Aggiungevo però sempre il 14 aprile in quel post -che ho stampato- anche questo: “quando si fa una scelta, quando si decide di correre da soli, allora da quel momento in avanti credo sia decisamente inopportuno”. Longobardi oggi afferma che ritiene corretto e costruttivo che il confronto tra candidati ci sia prima, adesso, al ballottaggio e dopo l’esito elettorale. Bisogna meglio capire di che si parla però perchè io scrivevo questo sempre due giorni fa: “Di cosa deve parlare in privato un candidato sindaco con un avversario (non nemico) politico dopo essere già sceso in campo?”. E concludevo: “Io fatico a capirlo ma se era riferito solo al prima allora va meglio circostanziato ed in quel caso come ho detto sarebbe diverso. E’ così?”. Ciò perchè ribadisco se parliamo del confronto pubblico tra diverse proposte della città, ci mancherebbe. Può e deve essere fatto in ogni momento. Viceversa durante la campagna elettorale a squadre in campo sarei completamente in disaccordo e troverei la cosa significativamente inopportuna. Ma questa è una mia opinione evidentemente retrò. Last but not least: io non sono ancora candidato a niente e quindi allo stato sono un cittadino libero -secondo il mio schema antiquato ma oserei dire coerente- di bere un caffè con chiunque mi capiti senza possibilità di farci congetture sopra. Come peraltro accaduto stamattina. Saluti
Pienamente d’accordo. Un ‘idea se è buona lo è è basta. Se è riconosciuta come tale perché impedirne la realizzazione? Fa bene a tutti indipendentemente dal proprio credo. C’è bisogno di persone con una visione aperta elastica quando serve e soprattutto con grande passione e cuore. Ogni cosa fatta con il cuore è bella. Buona vita.